martedì 25 marzo 2008

sabato 8 marzo 2008

A TESTA ALTA


Di Claudio Maderloni

Vorrei ringraziare le compagne e i compagni per quanto hanno detto e fatto in questi giorni circa la mia candidatura, ma soprattutto per come si sono spesi affinché Sinistra Democratica per il Socialismo europeo fosse degnamente rappresentata all’interno della lista elettorale.

In particolare ai giovani di questo movimento che si sentono “delusi”, voglio ricordare l’obiettivo fondamentale della nostro movimento, ovvero la scelta di spenderci attivamente in politica per unire la sinistra e il mondo ambientalista, per dare all’Italia una sinistra forte, unita e plurale.

Se avessimo semplicemente cercato un posto sicuro per appagare la vanità e le ambizioni personali, allora, a suo tempo, saremmo potuti entrare in un partito che oggi si rivela pieno di contraddizioni, senza precisi connotati, tanto che un suo slogan dice “non guardate il partito”.

Nell’attuale Parlamento, ormai in scadenza, diciannove deputati e dieci senatori hanno subito allettanti proposte perché cambiassero idea. La risposta è stata, semplicemente: “no grazie”. Abbiamo scelto un’idea, scelto da che parte stare e il nostro simbolo esprime le nostre priorità, che sono il lavoro, la Pace, l’ambiente e i diritti individuali.

Purtroppo non tutti fra noi hanno agito allo stesso modo, e alcuni hanno preferito assicurarsi una candidatura certa o un incarico successivo alle elezioni. Eppure dovranno condividere le scelte di chi vuole abolire l’articolo 18 (licenziamenti senza giusta causa) e magari pochi anni fa sono stati fra i sostenitori della grande manifestazione per difenderlo, oppure si dovranno sedere a fianco di chi ritiene che i dipendenti pubblici siano tutti fannulloni, o addirittura di qualcuno come il capo di Federmeccanica, che ha osteggiato il rinnovo dei contratti dei metalmeccanici, o si ritroveranno con quanti pensano che i diritti individuali si possano limitare, fino al punto di spingere il proprio cieco fondamentalismo all’estremo, addirittura fino a togliere la fiducia a Prodi (presidente del proprio Partito), come ha fatto la sen. Binetti.

Noi, abbiamo fatto una scelta di campo, chiara e siamo veramente convinti che una sinistra forte alla Camera dei Deputati e al Senato sia l’unica vera garanzia che il nostro progetto vada avanti.Ci sarebbe servito più tempo, per approfondire, discutere, ma soprattutto per coinvolgere altre persone, rappresentative di realtà diverse dai singoli 4 partiti. Forse abbiamo perso momenti preziosi per confrontarci con quanti lentamente, in questi anni, si sono allontanati dalla vita politica, oppure non vi hanno mai partecipato, e magari costruire proprio con loro le basi per un soggetto politico nuovo della sinistra.

Ma la caduta prematura del governo Prodi non ci ha permesso di prepararci adeguatamente alla sfida della creazione di un soggetto unitario; di conseguenza le imminenti elezioni politiche ci hanno costretto ad occuparci frettolosamente delle liste elettorali.Questo limite può essere recuperato , in campagna elettorale e soprattutto dopo.

La nostra proposta politica è la vera novità nello scenario italiano. Siamo orgogliosi di essere rappresentati tutti da un simbolo unico sulla scheda elettorale.E’ per tutto questo che chiedo ai compagni e alle compagne di guardare avanti, di guardare al traguardo, per ritrovarci a festeggiare un avvenimento, di cui è necessario gettare le basi in questo momento.La mia candidatura al terzo posto è importante, ho accettato perché sono convinto della riuscita del progetto. Al di là dei destini personali, la nostra proposta è la carta vincente per chi soffre, chi non arriva alla fine del mese, chi non riesce a pagare l’affitto oppure è in difficoltà con i mutui.

Siamo la speranza anche di quelle coppie che si amano e che non vedono riconoscere i loro diritti, di quelli che pensano che la pace si persegue iniziando ad abbattere i costi per il riarmo, perché non si possono investire risorse per i sommergibili da guerra e gli aerei da combattimento. Siamo fra quelli pienamente consapevoli del ruolo svolto dagli agricoltori, con molti sacrifici, nella difesa del territorio, della necessità di difendere l’acqua come un bene primario e prezioso.

Noi vogliamo rappresentare il precario che vuole certezza, il lavoratore cosciente della conquista delle otto ore, del diritto a lavorare in condizioni sicure. Noi vorremmo che la morte di un pescatore o di un agricoltore sul lavoro venga considerata inaccettabile come quella di altri lavoratori. Noi difendiamo le donne che rivendicano il diritto di decidere la loro vita senza imposizioni, chi vuole un sindacato dei lavoratori libero e autonomo, affinché non ci siano più uomini sfruttati come schiavi.

Noi combattiamo perché che sulla tavola ci siano cibi sani, perché non sia più rinviabile una seria politica di risparmio energetico e un forte sviluppo di energie alternative.Potrei continuare, cari compagni, poiché molte sono le ragioni della necessità di dare vita e consolidare “la Sinistra l’Arcobaleno”. Rispetto a questo obiettivo le vicende personali scompaiono, contrastando l’individualismo di stampo berlusconiano, che come un morbo si è diffuso in tutti i settori.

Dobbiamo batterci per infrangere il muro formato dalla concentrazione dei mezzi di informazione in due sole mani, quelle di Veltroni e di Berlusconi, e questa impresa potrà riuscire solamente se ogni compagno, ogni cittadino si muoverà nel proprio territorio, quotidianamente, testimoniando che la Sinistra l’Arcobaleno è indispensabile per far crescere il nostro paese. Bisogna affrontare questa battaglia elettorale con orgoglio, fermi nei nostri principi, felici di contaminarci e di mescolarci tra noi. Una pluralità di soggetti, alcuni che si richiamano al socialismo europeo, altri fieri di essere comunisti, altri ancora ambientalisti, tutti desiderosi di comporre uno strumento forte, che guardi con coraggio alla possibilità di governare, ma, nel caso di insuccesso, garante di una vera opposizione.

Occorre mescolarsi per rappresentare una proposta unitaria, che superi tutti i personalismi.E’ con questo spirito che ho accettato il terzo posto nella lista dei candidati alla Camera, subito dopo Lidia Menapace: una compagna che è stata partigiana, ha combattuto il fascismo, ha difeso le donne, ha combattuto per la pace e per il disarmo e che ci ha regalato libri ed articoli eccezionali.

Questo è lo spirito di servizio con cui ho sempre agito, che mi ha portato, anche durante il recente mandato parlamentare, ad interessarmi dei problemi di Ancona, della Provincia e della nostra Regione.Mi sono occupato del Cantiere navale e del porto così come di problemi contingenti, quali quelli degli alluvionati, della vertenza alla Sadam. Ho presentato una proposta di legge per la tutela dei laghetti di Portonovo, mi sono interessato della sorte dei dipendente della Manifattura tabacchi e dei pescatori, anche quando si è creata una situazione di crisi con la Croazia. Ho sollecitato l’attuazione di norme utili ai cittadini ed alla Amministrazione comunale di Falconara alle prese con una difficilissima crisi finanziaria. Mi sono battuto contro la Quadrilatero e molto altro. Sono sempre stato mosso da un forte legame con il mio territorio e con la mia gente.

Con lo stesso spirito vi chiedo di mirare alto, di impegnarvi in una grande campagna elettorale, di non guardare tanto alla composizione delle liste ma di avere presente il progetto politico che ci ha animato sin dal principio, convinti della sua importanza.Nei mercati, nelle piazze, tra la gente dobbiamo far capire le nostre idee, e, anche se altri, disponendo di mezzi imponenti, vendono un prodotto sicuramente ben confezionato, ma io penso molto indigesto, noi non ci dobbiamo scoraggiare.In fondo abbiamo sempre amato poco gli sprechi, non ci piace inquinare.

Diamo fiducia al nostro progetto, costituiamo circoli e sedi unitarie per rendere sempre più forte LA SINISTRA L’ARCOBALENO.

Claudio Maderloni