lunedì 24 dicembre 2007

SINISTRA. SD IN ALLARME: PRC SI MUOVE DA SOLA, UNITA' A RISCHIO?

4 ORE DI RIUNIONE- Mussi: VERTICE PRIMA DI VERIFICA GENNAIO

(DIRE) Roma, 20 dic. - 'Allarme rosso' nella Sinistra-Arcobaleno.

A pochi giorni dall'assemblea dell'8-9 dicembre, il processo unitario tra Verdi-Pdci-Sinistra democratica e Rifondazione comunista rischia una prima battuta d'arresto sulla verifica di governo chiesta dopo il voto sul Welfare alla Camera. A suonare l'allerta e' il partito di Fabio Mussi.

SD infatti e' preoccupata dall'autonoma iniziativa di Rifondazione che per la verifica di gennaio ha gia' preparato le sue proposte rese note con un editoriale sul quotidiano Liberazione. Da Sinistra democratica arriva invece l'appello a sedersi "compatti nelle proposte" al tavolo. E per questo chiedera' a Verdi-Pdci e Rifondazione un incontro prima della verifica per evitare che all'appuntamento si arrivi in ordine sparso. Di questo Mussi e i suoi hanno parlato in un direttivo convocato oggi pomeriggio a Palazzo Madama per fare il punto sul processo unitario dopo l'evento dei primi di dicembre. Una riunione 'fiume' durata oltre quattro ore a cui hanno partecipato i gruppi di Camera e Senato assieme ai coordinatori regionali di SD.

A Rifondazione comunista, spiega Mussi al termine dell'incontro, "diremo che se si vuole costruire, bisogna buttarsi avanti tutti insieme, chiederemo una riunione prima della verifica di governo per stabilire le procedure e le cose da dire tutti assieme".
Il timore di SD, spiega il sottosegretario all'Economia, Alfiero Grandi, e' che "se ognuno avanza le sue proposte singolarmente si perde credibilita' sulla prospettiva unitaria davanti agli elettori.

La Sinistra deve andare unita a quella verifica con una proposta unica - aggiunge l'esponente SD - Rifondazione invece ha gia' deciso le sue proposte, se lo stesso facessero il Pdci o i Verdi io sarei molto preoccupato".

Grandi spiega: "In certi casi, mi sembra che i compagni di Rifondazione abbiano dei riflussi difensivi. E' legittimo che abbiamo le loro convinzioni, ma se all'atto pratico ognuno va per conto suo rischiamo che il nostro progetto si riduca a un mero cartello elettorale".

Il sottosegretario continua: "L'8 e il 9 dicembre abbiamo accesso delle speranze nel nostro popolo, che rischiano di spegnersi se diventiamo contraddittori nei messaggi che lanciamo". E per essere piu' efficace aggiunge: "Abbiamo accesso una cambiale con gli elettori, ora non e' che possiamo lasciarla andare in protesto politico".

Anche dalle parole del capogruppo al Senato, Cesare Salvi, emerge il timore che si crei una 'spaccatura' nel nuovo soggetto al primo vero banco di prova sull'unita' di intenti : "Noi avvertiamo l'esigenza che il passaggio di gennaio venga affrontato unitariamente -dice Salvi- Sinistra Democratica anche per questo spinge per accelerare il processo unitario, mentre vediamo con una certa preoccupazione un rallentamento...".

(Mar/ Dire) 19:37 20-12-07

lunedì 10 dicembre 2007

CARTA DEI VALORI DI "LA SINISTRA L'ARCOBALENO"

Questi sono i nostri principi: uguaglianza, giustizia, libertà; pace, dialogo di civiltà; valore del lavoro e del sapere; centralità dell'ambiente; laicità dello Stato; critica dei modelli patriarcali maschilisti.

Noi, donne e uomini che abbiamo partecipato all'Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti, siamo impegnati nella costruzione di un nuovo soggetto della sinistra e degli ecologisti: unitario, plurale, federativo. L'Italia moderna, nata dalla Costituzione repubblicana, democratica e antifascista, ha bisogno di una sinistra politica rinnovata. Il mondo chiama a nuove culture critiche, che conservano la memoria del passato e tengono lo sguardo rivolto al futuro.
Questi sono i nostri principi: uguaglianza, giustizia, libertà; pace, dialogo di civiltà; valore del lavoro e del sapere; centralità dell'ambiente; laicità dello Stato; critica dei modelli patriarcali maschilisti.

Il soggetto della sinistra e degli ecologisti oggi parte. Crescerà attraverso un processo popolare, democratico e partecipato, aperto alle adesioni collettive e singole, per radicarsi nella storia del Paese. L'ambizione è quella di costituire non una forza minoritaria, ma una forza grande ad autonoma, capace di competere per l'egemonia, influente nella vita della società e dello Stato, che pesi nella realtà politico-sociale del centrosinistra. Un soggetto capace di contrastare le derive populiste e plebiscitarie, figlie di una politica debole e della separazione tra potere e cittadini. Un protagonista in Italia, interno ai movimenti, collegato ai gruppi e ai partiti più importanti della sinistra e dell'ambientalismo in Europa.

La sinistra/l'arcobaleno che vogliamo è del lavoro e dell'ambiente. La globalizzazione liberista si è retta su una doppia svalorizzazione: del lavoro umano e delle risorse naturali. La riduzione a merce provoca la doppia rottura degli equilibri sociali e degli equilibri ambientali. Intollerabile crescita delle diseguaglianze e insostenibili cambiamenti climatici hanno una comune origine e portano alla stessa risposta: un altro mondo è possibile.
Mettere in valore l'ambiente e il lavoro (in tutte le sue forme, da quelle oggi più ripetitive alle più creative) è il cuore di un pensiero nuovo, che non rinuncia a coltivare in questo mondo la speranza umana. In Occidente, ciò comporta innanzitutto alzare la qualità del lavoro, combattere il precariato, modificare gli stili di vita, contrastare la discriminazione verso le donne. Comporta la difesa e il rinnovamento dello Stato sociale, e la progettazione di una riforma più grande di quella che portò allo Stato sociale: una società non consumista, un'economia non dissipativa ed ecologica, una tecnologia più evoluta. Un nuovo inventario dei beni comuni dell'umanità: acqua, cibo, salute, conoscenza. La conoscenza deve crescere ed essere distribuita: impossibile, senza la libertà della cultura, dell'informazione, della scienza e della ricerca, e senza la lotta conseguente contro le regressioni tribali, etniche, nazionaliste, fondamentaliste. Il dialogo tra culture e civiltà diverse, aperto a nuove scritture universalistiche dei diritti sociali e dei principi di libertà, è tanto più essenziale nell'epoca delle grandi migrazioni, del web e della comunicazione globale.

La sinistra/l'arcobaleno che vogliamo è della pace. Lo spirito della guerra minaccia l'umanità. Ecco di nuovo la corsa al riarmo: cresce vertiginosamente la spesa per armamenti convenzionali, chimici, batteriologici, nucleari. Saltano le firme sui Trattati di riduzione e controllo degli armamenti. L'Europa è uno degli epicentri della corsa. Ora, è il momento di fermarla. La pace, che ha visto scendere in campo il più grande movimento di massa del dopoguerra, particolarmente in occasione della guerra irachena, è la carta vincente. La pace è possibile in un mondo multipolare. I fatti hanno già dimostrato che il mondo non è governabile da un unico centro di comando. Anche per questo c'è bisogno di un'Europa più forte ed autonoma.

La sinistra/l'arcobaleno che vogliamo è delle libertà individuali e collettive. Le libertà possono crescere solo in uno Stato laico. Per questo la laicità dello Stato è un bene non negoziabile. Uno Stato laico riconosce le forme di vita e le scelte sessuali di tutte e di tutti. Si regge sul rispetto di tutti i sistemi di idee, di tutte le concezioni religiose, di tutte le visioni del mondo. Combatte l'omofobia e il maschilismo. Assume dal femminismo la critica delle strutture patriarcali e il principio della democrazia di genere. Crea le condizioni sociali ed istituzionali per rendere effettivi i diritti e le scelte libere di tutte e di tutti.

La sinistra/l'arcobaleno che vogliamo guarda ad una nuova stagione della democrazia italiana. Pronta ad assumersi, oggi e in futuro, responsabilità di governo, od esercitare la sua funzione dall'opposizione. I temi all'ordine del giorno sembrano "autorità, governabilità, decisione", non si vede che quelli veri sono l'autorevolezza e la legittimazione, una nuova capacità di rappresentanza politica, in un rapporto dialettico con l'autonomia della rappresentanza sociale, a partire dai grandi sindacati di categoria e confederali.

La sinistra/l'arcobaleno contribuirà a rinnovare il sistema politico e le forme della partecipazione democratica, contrasterà l'antico trasformismo. Se c'è declino italiano, esso dipende dal corporativismo, dal dilagare del privilegio e dell'ineguaglianza; dalla debole innovazione, dalla perdita di coesione, dalla diffusa illegalità; dalla perdita della capacità di indignarsi verso quello stato di violenza assoluta che si chiama mafia, 'ndrangheta, camorra; dall'oblio della questione morale. Riformare la democrazia e la politica vuol dire nutrire di valori un progetto di società.
Noi, partecipanti all'Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti, ci rivolgiamo alle forze politiche, ai gruppi organizzati, ai movimenti, al popolo della sinitra, a tutte le singole persone che vogliono partecipare attivamente alla costruzione del nuovo soggetto federativo. In una discussione aperta e libera sulle idee, gli obiettivi, i programmi, le forme di organizzazione e di rappresentanza.

Venite, diventate parte di un progetto che può cambiare profondamente la situazione italiana e influenzare la politica europea.

Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti
Roma, 8/9 dicembre 2007

domenica 9 dicembre 2007

UNA SINISTRA UNITA E PLURALE


Stati Generali della Sinistra e degli Ecologisti


Domenica 16 dicembre 2007 ore 10.00
Arcevia Corso Mazzini, 10 Ex Biblioteca

Partecipano:

Ruggero Cinti Segr. fed Ancona PRC

On. Rosalba Cesini Deputato PdCI

Gianni Fiorentini Sindaco Serra S. Quirico SD


Ti aspettiamo

sabato 1 dicembre 2007

ASSEMBLEA DELLA ZONA SUD DELLA SINISTRA E DEGLI ECOLOGISTI


Dopo l'assemblea nazionale di Roma

ASSEMBLEA della ZONA SUD della SINISTRA e degli ECOLOGISTI

Venerdi 14 dicembre 2007 ore 21.15

Aula Magna Municipio di Osimo

Interverranno:

Amorino Carestia, Paola Pino D'astore, Federica Franchini,
Giacomo Rossi, Enzo Pesciarelli.

I CONSIGLIERI PROVINCIALI DELLA SINISTRA A CONFRONTO CON I CITTADINI


I consiglieri della Sinistra della Provincia di Ancona invitano i cittadini ad un Convegno che si terrà

giovedì 6 dicembre 2007 alle ore 15.00
presso il Centro Docens - Zona ZIPA di Jesi,

sul tema dei rapporti dei cittadini e gli Enti Locali e l'Ente Provincia.
Con la certezza che solo ascoltando la cittadinanza ci si possa venir incontro per lavorare sempre più per la tutela e non solo a parole durante una campagna elettorale.

I Consiglieri Provinciali della Provincia di Ancona:
Aquilani Pietro Luigi (PdCI), Amagliani Renzo - Petrolati Fabrizio (PRC), Barbadoro Luca - Giardini Marco (SD), Tittarelli Massimo (Verdi)

giovedì 29 novembre 2007

UN IMPEGNO CHE VALE UNA VITA. PERSONALE E COLLETTIVO


di Samuele Mascarin
L'organizzatore nazionale della Sinistra Giovanile ha lasciato quella organizzazione ed ha aderito a Sinistra Democratica (27 novembre 2007)

Queste mie righe vogliono essere senza troppa presunzione o prosopopea un modo per esternare in modo trasparente alcune considerazioni personali ma anche, al tempo stesso, rivolgere un saluto sincero alle compagne e ai compagni della Sinistra giovanile.

Infatti temo – per quanto non vi sia in ciò nulla di male o tanto meno di drammatico – che le strade di molti di noi, che in questi anni sono state pur nelle differenze e nella pluralità di sensibilità un'unica grande strada, oggi si dividano.

Inutile dire che sono il Partito Democratico, il profilo e le caratteristiche politiche che via via nel corso di questi ultimi mesi ha assunto tale progetto e i mutamenti che esso ha prodotto e produce nel quadro politico nazionale che mi portano oggi a maturare una scelta netta, molto sofferta dal punto di vista umano ma altrettanto serena da quello politico.

Infatti in questi mesi che ci separano dall’ultimo congresso nazionale DS, ho cercato di mettere in discussione i miei dubbi e le mie perplessità circa il progetto del PD. Dubbi e perplessità che, come sanno bene le tante compagne e i tanti compagni, non ho mai nascosto o dissimulato ma che ho semmai cercato - ritengo con una sufficiente dose di onestà intellettuale - di risolvere e superare impegnandomi in ogni passaggio della breve ma intensa fase costituente, non sottraendomi mai né al confronto né tanto meno ai doveri e alle responsabilità che ho sempre avvertito di avere, a prescindere dalle valutazioni e le analisi personali, nei confronti dell’intera Sinistra giovanile, un’organizzazione che per oltre dieci anni ha rappresentato per me e per tante ragazze e tanti ragazzi una grande opportunità di impegno e di lotta.

Ma questo tempo, almeno per me, oggi volge al termine. Innanzitutto perché quei dubbi e quelle perplessità sul progetto del Partito Democratico - a partire dal tema irrisolto del suo rapporto con la famiglia del socialismo europeo e internazionale - non sono state né risolte né superate, ma anzi sono cresciute fino a diventare convinta ed intima non condivisione di quella prospettiva politica. E poi perché con la nascita del Partito Democratico volge comprensibilmente al termine proprio l’esperienza della Sinistra giovanile, che è stata fin dall’adolescenza la dimensione politica e umana in cui ho vissuto e praticato una militanza appassionata e totalizzante, in cui ho potuto trovare le risposte a tante mie domande e aspettative, in cui ho potuto declinare e vivere collettivamente una forte tensione etica e valoriale pienamente rispondente ai miei personali convincimenti.

E del resto ad un’organizzazione politica si aderisce proprio per profondo convincimento personale. La politica per me è ancora così: la si fa e la si pratica, per essa ci si batte, si soffre, si gioisce, si vince e si perde se la si sente come propria, se la si vive come parte di sé. Magari non tutta intera, ma in larga misura sì. Un’organizzazione politica, un partito sono sempre espressione di una parzialità ma in quella dimensione la politica diventa qualcosa di piu’, diventa un sforzo comune, una storia collettiva.

E l’impegno politico che in questi anni ho avuto la fortuna di vivere è stato esattamente questo, quell’impegno politico che per intenderci - come diceva Enrico Berlinguer - può riempire degnamente una vita. Un impegno che non vive – almeno così ho sempre pensato e penso tuttora – senza passione e partecipazione di massa, senza il calore e l’anima dei sogni e delle speranze di chi lo intraprende giorno dopo giorno, senza la consapevolezza che esso serve – anche quando diventa sacrificio – a costruire in prospettiva una società diversa e migliore da quella in cui viviamo, piu’ giusta e inclusiva, piu’ aperta e democratica.

Questo impegno – avvertendo di non poterlo far vivere secondo le mie sensibilità nel nuovo partito - scelgo oggi di proseguirlo a sinistra, nella speranza di poter continuare a far vivere quella tensione ideale nel campo della sinistra democratica e socialista.

Per questo oggi, dopo aver rimesso il mio mandato di Organizzatore nazionale della Sinistra giovanile, scelgo di aderire al movimento di Sinistra Democratica: non solo per impedire che nel nostro Paese scompaiano le parole “sinistra” e “socialismo” ma anche per provare a dar maggior forza alle ragioni della sinistra laica, democratica e riformista a fronte da un lato della deriva moderata del PD e dall’altro del percorso di rinnovamento intrapreso da una sinistra che tenta finalmente di essere plurale e unitaria al tempo stesso.

Un percorso personale il mio, che si somma però in questi giorni a quello di tanti altri compagni della Sinistra giovanile, consapevoli quanto me che la tensione etica e ideale delle scelte personali ha un valore e un senso diverso e maggiore quando riesce a vivere in una dimensione in cui ogni pensiero, idea, intelligenza, sforzo e impegno sono collettivi.

L’impegno nuovo che oggi scelgo è esattamente questo. E non può che essere a sinistra.

sabato 24 novembre 2007

ASSEMBLEA PROVINCIALE DELLA SINISTRA


VERSO GLI STATI GENERALI DELL'8-9 DICEMBRE 2007

SABATO 1 DICEMBRE 2007
ALLE ORE 9.30

Auditorium della Fiera della Pesca
Ancona

ASSEMBLEA PROVINCIALE
DELLA SINISTRA E DEGLI ECOLOGISTI

Partecipano:

On. Andrea Ricci Prc
On. Marco Lion Verdi
Sen. Piergiorgio Bergonzi Pdci
On. Raffaele Aurisicchio Sinistra Democratica

I cittadini sono invitati a partecipare

lunedì 5 novembre 2007

Nasce Sinistra Democratica nel settore trasporti di Ancona

Comunicato stampa

Il 5 novembre si è costituito il Movimento Sinistra Democratica-PSE nel settore trasporti di Ancona che comprende l’intera area portuale e tutte le industrie che vi insistono.

Il movimento SD-PSE esprime la viva preoccupazione dei lavoratori e dei cittadini e invita la Regione Marche ad attivarsi per una nuova politica dei trasporti in grado di sbloccare le infrastrutture attese da anni.
In particolare:

Il contratto di programma tra lo Stato e FS Spa per il periodo 2008-2011 per la Regione Marche, appare del tutto inadeguato:
- cancellata la realizzazione della Galleria di Cattolica;
- cancellato il raddoppio del tratto Montecarotto-Castelplanio;
- cancellata la progettazione dell’intero raddoppio della linea Falconara-Orte-Civitavecchia;
- inesistenti i finanziamenti per il collegamento tra la rete FS e l’Interporto di Jesi;
- inesistenti i finanziamenti per il collegamento tra il Porto di Ancona e la rete FS;
- cancellati i finanziamenti per il nodo di Falconara M.ma.

E’ altresì necessario evitare la cancellazione della fermata di Ancona degli Eurostar Roma-Rimini e Rimini- Roma dall’orario invernale del 10/12/2007.
Per quanto riguarda i voli per Roma e Milano dall’aeroporto Raffello Sanzio di Falconara M. si segnalano continue cancellazioni che hanno pesantemente pregiudicato la qualità del servizio.
La Regione, la Provincia, i Comuni di Ancona e Falconara e la Camera di Commercio sono state protagoniste di un attacco all’autonomia dell’Autorità Portuale di Ancona sulla nomina del Segretario Generale; il risultato ottenuto dalle Istituzioni è che l’ A.P. è indebolita, proprio mentre si accavallano problemi sui progetti del futuro del Porto:
- l’approvazione del progetto banchina Marche ;
- il piano di sviluppo del porto.
- Gli appalti delle opere infrastrutturali sul porto.

Sinistra Democratica invoca altresì un profondo cambiamento sulle infrastrutture, anziché occuparsi prevalentemente della Quadrilatero spa, è necessario che tutte le opere programmate da oltre un decennio vengano finalmente realizzate, per lo sviluppo del Porto, dell’Interporto, delle Ferrovie, dell’Aeroporto e delle strade statali a partire dal raddoppio della strada statale 16 del tratto Falconara-Pontelungo e ovviamente il collegamento diretto tra porto e autostrada.

Sinistra Democratica saluta positivamente i risultati delle elezioni dei rappresentanti dei lavoratori portuali che massicciamente hanno votato per le Confederazioni e la Cgil a grande maggioranza.

Sinistra Democratica è impegnata sin da ora a lavorare unitariamente con le altre forze politiche della Sinistra per il raggiungimento di importanti risultati nel settore dei trasporti.
L’assemblea nomina coordinatore provvisorio dell’ “Autonomia Tematica SD Trasporti” il compagno Bruno Bertini .

Autonomia Tematica SD Trasporti Ancona

Ancona 5 novembre 2007

giovedì 1 novembre 2007

2° ASSEMBLEA PROVINCIALE SD

Sabato 10 novembre 2007, dalle ore 15.30 a JESI, presso la Sala convegni della 2° Circoscrizione sita in Piazzale S. Francesco, è stata convocata la 2° Assemblea provinciale di Ancona degli aderenti al Movimento politico “Sinistra Democratica - per il Socialismo europeo”.

I lavori saranno aperti da una relazione del Coordinatore provinciale, Riccardo Maderloni, e seguiti dalle comunicazioni dell’Organizzatore provinciale, Matteo Cognini, e della Tesoriera provinciale, Fabrizia Zanoni. All’ordine del giorno anche la convocazione della 1° Conferenza di organizzazione provinciale del Movimento, prevista per la metà di dicembre, al fine di superare la fase degli incarichi provvisori.

“A 6 mesi dalla nascita di Sinistra Democratica, il Movimento intende fare il punto dell’esperienza compiuta, analizzare problemi e prospettive.
Importanti eventi hanno caratterizzato le scorse settimane: l’ampia consultazione sindacale che ha ratificato l’accordo del 23 luglio sul welfare; la nascita del PD; la grande manifestazione del 20 ottobre, contro il precariato e per l’attuazione del Programma di governo; l’intesa raggiunta con Prc, Pdci e Verdi per l’avvio del processo unitario della Sinistra; la convocazione degli Stati generali per l’8/9 dicembre prossimo, a Roma.
Su questi ed altri temi, l’Assemblea è chiamata a definire il ruolo e il contributo del Movimento.

L’Assemblea avrà carattere pubblico e “aperto” a quanti siano interessati. Alla stessa sono stati invitati i Segretari provinciali di PRC, PdCI, Verdi e SDI”.

Riccardo Maderloni - Coordinatore provinciale provvisorio

mercoledì 24 ottobre 2007

SINISTRA: 8 E 9 DICEMBRE GLI STATI GENERALI

Si sono incontrati Mussi, Giordano, Pecoraro Scanio e Diliberto e hanno fissato appuntamento e percorso.

Sarà l'8 e il 9 dicembre la data in cui la federazione unitaria delle sinistre comincerà a prendere forma, con una assemblea nazionale della sinistra e degli ecologisti, che è il segno più concreto dell'accelerazione verso l'unità a sinistra, decisa oggi in un vertice dei leader di Prc, Pdci, Sinistra democratica e Verdi.

Al termine della riunione, tenuta presso l'ufficio di Fabio Mussi al ministero dell'Università, Franco Giordano, Oliviero Diliberto, Alfonso Pecoraro Scanio e lo stesso Mussi hanno fatto brevemente il punto con i cronisti: "Dopo l'assemblea - spiega il leader di sd - pensiamo di promuovere una grande consultazione popolare e di massa, sulle nostre idee, proposte, programmi".

I quattro leader hanno deciso anche di proporre "ai gruppi parlamentari di federarsi, di fare un lavoro comune, di parlare con una voce unica nei passaggi importanti della vita politica", spiega ancora mussi. Oltre a questo, il vertice ha partorito anche la decisione di costituire un coordinamento nazionale, composto dai quattro segretari e da altri esponenti delle quattro forze politiche, "che gestirà questa fase del processo unitario", chiarisce Mussi.

Dopo le divisioni sulla manifestazione del 20 ottobre, il primo appuntamento unitario, ha annunciato Pecoraro, "è previsto il 10 novembre, con una iniziativa a piazza Farnese per il ventennale del referendum contro il nucleare".

Per ora niente tessere comuni. Pecoraro:non chiamateci Cosa Rossa. Nel corso della discussione non sono stati ancora definiti, hanno spiegato i segretari, alcuni aspetti relativi al simbolo unico e al nome da dare al nuovo soggetto, e nemmeno è stato ancora sciolto l'interrogativo se fare un partito unico, sia pure in una prospettiva di medio periodo, o se continuare a tenere in vita le formazioni esistenti: "E' un work in progress", precisa mussi, forse il più determinato a immaginare un futuro comune. "Ma siamo tutti convinti - aggiunge Pecoraro - che una federazione, aperta anche a forze esterne ai partiti, sia oggi un obiettivo comune".

Nessun passo avanti neanche sulla leadership, "facciamo una consultazione sulle idee e non sulle persone, delle primarie di programma, l'esatto contrario del Pd", sottolinea Diliberto.
A chi gli chiede se la questione del tesseramento confederale, proposta qualche giorno fa da Giordano, che è stata affrontata nella riunione, Pecoraro precisa: "Non c'è il tesseramento, oggi Giordano non lo ha neanche proposto".

Pecoraro risponde anche, al termine dell'incontro stampa, a una domanda su quanto abbia influito l'incertezza sul destino del governo sulla decisione di accelerare il processo unitario a sinistra: "Ha contato il fatto che non possiamo stare in eterno a dire che vogliamo unirci - ha spiegato il presidente dei Verdi - visto che siamo tutti d'accordo sul federativo e sulle primarie di programma.

Certo, questo ci rende anche più pronti a competere in eventuali elezioni politiche". Chiusura con una raccomandazione: "Non chiamatela 'Cosa Rossa'", ammonisce il verde Pecoraro.

martedì 23 ottobre 2007

DA SERRA SAN QUIRICO UNITI A SINISTRA

Venerdi 26 ottobre, alle ore 21, presso il Teatrino parrocchiale a Serra S. Quirico Stazione, i segretari provinciali di Rifondazione comunista (Ruggero Cinti), dei Comunisti italiani (Maurizio Formica) e di Sinistra Democratica (Riccardo Maderloni) incontrano i Cittadini e discutono sul tema: “Uniti a Sinistra”.

Dopo la nascita del PD e la grande manifestazione del 20 ottobre a Roma, il tema della unificazione dei soggetti politici più affini e la conseguente semplificazione della rappresentanza politica è sempre più sentito dai Cittadini.

Si tratta dunque di corrispondere alle attese e discutere, con il coinvolgimento e il protagonismo della “base”, tempi, forme e contenuti dei processi unitari.
A Sinistra tutto ciò appare più complesso e tuttavia la questione è altrettanto ineludibile.

L’incontro è aperto a chiunque abbia interesse a partecipare.

Cordialmente.
Riccardo Maderloni

lunedì 15 ottobre 2007

ORA UN PARTITO DELLA SINISTRA

di Carlo Leoni

Complimenti a Veltroni per il grande successo personale e agli amici e compagni del Partito democratico per lo straordinario risultato di partecipazione alle primarie. Dopo l'affluenza di cinque milioni di lavoratori al referendum sindacale, dall'appuntamento di ieri proviene un'altra prova di vitalità della politica democratica. Si dimostra che gli italiani non sono contro la politica, ma la vogliono pulita, trasparente, senza odiosi e insopportabili privilegi.

Ora è bene che anche la sinistra si dia una mossa. Abbiamo pochi mesi, forse addirittura qualche settimana di tempo per realizzare le attese di tanta parte della nostra gente, e cioè per dare vita ad un soggetto unitario e partecipato.
La federazione a sinistra può essere un primo passo, ma non è più sufficiente. Serve altro. Serve una casa comune che superi la frammentazione attuale di sigle e simboli, un luogo aperto alla partecipazione di tutti.L'obiettivo non può non essere quello di un partito della sinistra, di una sinistra senza aggettivi, una forza innovatrice alleata del Partito democratico in un nuovo e più forte centrosinistra.

Ci sono tre cose da decidere subito.

La prima: si è parlato, lo hanno fatto Mussi e Giordano, di organizzare presto gli stati generali della sinistra. Bene, si decida subito la data, la sede e le modalità di partecipazione. Il "modello social forum" può essere una buona idea perché a questo appuntamento dobbiamo garantire il massimo di apertura e di coinvolgimento anche di chi non milita nelle organizzazioni politiche.

La seconda: se federazione deve essere (per ora), essa non può risolversi in una somma di soggetti che rimangono ognuno identico a se stesso o nell'incontro occasionale tra quattro leader: serve un gruppo dirigente unitario e va prevista la possibilità di iscriversi direttamente alla federazione, anche in forma collettiva, senza passare per l'organizzazione promotrice.

La terza: si dica subito che alle prossime elezioni amministrative saremo non solo tutti insieme (Verdi, Prc, Sd e Pdci), ma tutti sotto un unico simbolo, che deve essere il simbolo della sinistra italiana.

Non possiamo più, non dico vivacchiare, ma neanche camminare. Dobbiamo correre. Se non ora, quando?

mercoledì 10 ottobre 2007


SABATO 13 OTTOBRE ORE 15.30
SALA A.N.P.I.
VIA PALESTRO-ANCONA
(Lato Palazzo della Provincia)

1 ° INCONTRO DEL FORUM ANCONETANO PER L’UNITA’ DELLA SINISTRA

“PER UNA SINISTRA UNITA MODERNA E PLURALE DALLA PARTE DELLA GENTE”

mercoledì 3 ottobre 2007

SINISTRA DEMOCRATICA ADERISCE ALLA MARCIA PERUGIA-ASSISI


A CHIARAVALLE "ECONOMIA PARTECIPATA"

Venerdì 19 ottobre Sala Ex Craal,
Chiaravalle Piazza G.Garibaldi ore 18.00

Sinistra Democratica per l’Unità della Sinistra
nell’ambito di un ciclo di incontri su tematiche di attualità.

organizza
“Per un’economia partecipata”
incontro dibattito con:
Prof. Enzo Pesciarelli (Preside della facoltà di Economia “G.Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche)

Saranno presenti
Lorenzo Mazzoli (Segretario Nazionale Funziona Pubblica CGIL)
Dott. Paolo Cecchetti (Coordinatore Sinistra Democratica di Chiaravalle)


Per aderire e/o partecipare la nostra sede, in via Abbazia 5,

domenica 30 settembre 2007

LA SINISTRA UNITA INCONTRA LA CITTADINANZA DELLA FRAZIONE GRANCETTA

La sinistra unita incontra la cittadinanza

Problemi e proposte per la frazione Grancetta di Chiaravalle

Venerdì 5 ottobre ore 21
Presso l’ ex Scuola materna di Grancetta

I partiti e movimenti della sinistra incontrano la cittadinanza per scegliere e progettare insieme la Grancetta del futuro.

Parteciperanno e si confronteranno con la cittadinanza i consiglieri comunali e i rappresentanti dei partiti e dei movimenti della sinistra per discutere insieme le problematiche della frazione Grancetta.

La cittadinanza è invitata a partecipare!

giovedì 27 settembre 2007

LA POLITICA ECOLOGICA DI SD

Cambiamo il Clima nella Sinistra

Venerdì 5 ottobre ore 17.30 sala ANPI di Ancona

Incontro con:

ON. Fulvia Bandoli ( parlamentare SD)

Massimo Binci (consigliere regionale SD)

Coordina: Mobili Emanuele

LA CITTADINANZA E' INVITATA

mercoledì 26 settembre 2007

INTERPELLANZA URGENTE "QUADRILATERO" Primo firmatario Claudio Maderloni

Interpellanza urgente in aula
Claudio Maderloni
Titti Di Salvo
Luciano Pettinari
Angelo Lomaglio
Al Ministro delle Infrastrutture

Premesso che:

la Quadrilatero spa, Società a totale capitale pubblico detenuta a maggioranza da ANAS spa, è una costosa sovrastruttura come più volte segnalato dai deputati del centrosinistra, tanto da chiederne lo scioglimento durante la scorsa legislatura ;

le modifiche dell’assetto societario, con l’uscita di Sviluppo Italia dalla compagine azionaria, non hanno mutato la natura sociale, permanendo il costo degli interventi a totale carico dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali. Le Regioni Marche e Umbria, uniche in Italia, devono pagare un contributo a carico dei cittadini, per la realizzazione di strade statali;

il meccanismo della cosiddetta “cattura di valore” sulle aree PAV, e sulle aree di implementazione viciniori agli assi stradali, altro non è che l’esproprio dei diritti costituzionali degli Enti locali sulla gestione del territorio, gli espropri, e la riscossione dell’ICI e degli oneri di costruzione e di urbanizzazione che devono essere “devoluti” alla Quadrilatero spa”;

emblematico è il caso del Comune di Falconara Marittima, Provincia di Ancona, che versando in gravi situazioni di sbilancio, si vede privato, per trenta anni, del 70% dei cespiti derivanti dalla realizzazione di strutture produttive, direzionali e fieristiche nel territorio da parte della Quadrilatero spa;

grazie alla mobilitazione del movimento Sinistra Democratica PSE , dei Verdi, di Associazioni dei cittadini e di Comitati, Quadrilatero spa ha deciso di lasciare il 30% dei predetti oneri ai Comuni interessati obbligando gli stessi a versare il 70% alla Quadrilatero spa per pagare le spese della sovrastruttura - si ripete- a totale capitale pubblico;
il Comune di Falconara Marittima in crisi di bilancio avrebbe bisogno di aiuto, invece ha dovuto subire un accordo capestro, imposto dalle Regione Marche e da Quadrilatero spa, il quale prevede che qualora il Governo Prodi e il Parlamento aboliscano, o riducano o trasformino l’ICI, il Comune debba comunque versare l’equivalente a Quadrilatero spa per trenta anni;

in sostanza “la cattura di valore” si trasforma in una “cattura di entrate preziose dei Comuni” in quanto non un solo euro viene versato dalle imprese private costringendo, sempre restando al comune di Falconara Marittima, a ridurre i servizi, aumentare le tariffe, pena il dissesto finanziario;

la Quadrilatero spa inoltre, nel realizzare l’Asse Viario Marche Umbria Maxi lotto 2 lotto 1.1 B-sub lotto 1.1-SS76 tratto Albacina-Serra San Quirico (AN), ha progettato una serie di opere stradali che interessano, intersecano e invadono pesantemente, la zona dell’acquedotto del Consorzio Gorgovivo, un acquedotto che serve gran parte della popolazione dei comuni della Provincia di Ancona e tra questi i Comuni di Ancona, Falconara Marittima, Jesi, Senigallia, Castelfidardo;

la società Quadrilatero spa ancora oggi non risulta avere attuato quanto prescritto dalla delibera CIPE 13/04, la quale prevede che, in fase di redazione del progetto esecutivo, venga effettuato un accurato studio idrogeologico e venga elaborato il conseguente programma di monitoraggio, il quale ovviamente, deve essere successivo e conseguente allo studio preliminare;

le raccomandazioni espresse nella citata delibera: “dare corso al censimento e al monitoraggio delle sorgenti senza attendere l’esito della gara”, riguardano la necessità di acquisire dati protratti nel tempo e non la definizione – come fatto dalla Quadrilatero spa - di un piano di monitoraggio ambientale antecedente gli studi idrogeologici prescritti;

il Consorzio Gorgovivo avrebbe più volte segnalato alla Quadrilatero spa e alla Regione Marche valutazioni critiche e preoccupate sui procedimenti adottati dalla Società stessa senza alcun riscontro.
A quanto risulta agli interpellanti, né la Provincia di Ancona né il Comune di Serra San Quirico, sede della sorgente Gorgovivo, né il Comune di Genga, sede delle sorgenti di Falcioni e Valtreara , né il Comune di Fabriano, sede della sorgente di Valgiubola, hanno ricevuto comunicazioni in tal senso;

eppure le valutazioni espresse dal consorzio Gorgovivo sono dettagliate, come ad esempio:
1) “la supposizione che il livello di falda sia pressoché orizzontale, e non vada quindi ad interessare la galleria in progetto, è tutto da verificare e trova, anzi, una risposta non positiva nei primi rilievi piezometrici fatti nel nuovo piezometro realizzato dalla Quadrilatero spa, a tubo aperto, nel quale risulta un livello statico a - 104,75 metri dal piano di campagna, pertanto con quote a + 236 metri sul livello del mare che interferirebbero con l’asse in progetto;

2) sulla sorgente di Gorgovivo è stata ribadita la necessità “visto che nel documento della Quadrilatero spa non si fa alcune menzione alle problematiche sollevate dal Consorzio Gorgovivo”, di realizzare perforazioni esplorative in avanzamento, con piezometri interni che permettono il monitoraggio dell’opera a tempi lunghi, e nel tratto in viadotto, piezometri atti a valutare i criteri di intervento costruttivo, che escludano l’interferenza delle opere fondali con l’acquifero di Gorgovivo . “Tali operazioni si ribadisce essere essenziali alla tutela dell’acquifero”;


Il Consorzio Gorgovivo non possiede né il SIA né i dati di natura geologica e idrogeologica derivanti dalle indagini della Quadrilatero spa. La mancanza di tali dati rende difficoltosa la verifica del piano di monitoraggio prodotto dalla spa;

“La progettazione delle opere fondali dovrà, pertanto, tenere in debito conto tale situazione, di estrema vulnerabilità per l’acquifero”;

sulle sorgenti minori il Consorzio Gorgovivo afferma che “nei casi specifici delle sorgenti Valtreara e Falcioni il rischio di produrre gravi interferenze con l’acquifero di alimentazione delle stesse è elevato. L’ipotesi progettuale fornita dalla Quadrilatero spa, per la sorgente di Valtreara, appare assai problematica per la sopravvivenza della stessa”.
Si ricorda a tal proposito che l’acquedotto della frazione di Valtreara è alimentato esclusivamente da tale sorgente.

Considerato che fino ad ora la Quadrilatero spa non ha dato alcuna risposta e che l’acquedotto di Gorgovivo distribuisce mediamente 33 milioni di metri cubi di acqua potabile l’anno a centinaia di migliaia di cittadini, imprese commerciali, artigianali, agricole e industriali delle Marche;


per sapere:

se e quali misure intenda attuare per giungere al superamento della sovrastruttura Quadrilatero spa;

se e come intenda modificare il meccanismo della “cattura di valore” che si sta rivelando “cattura delle risorse dei Comuni”, come il caso di Falconara Marittima, depredato di risorse essenziali per la sopravvivenza dei servizi ai cittadini e del bilancio comunale;

se e come intenda intervenire sulla Quadrilatero spa per scongiurare i rischi che possono derivare all’acquedotto Gorgovivo, il quale garantisce l’acqua potabile a centinaia di migliaia di cittadini della Provincia di Ancona, bene che non può essere sacrificato alla “cattura di valore” di una Società benché a totale partecipazione pubblica.

sabato 22 settembre 2007

A SERRA SAN QUIRICO SI PARLA DI POLITICHE SOCIALI E PER LA FAMIGLIA NELLA FINANZIARIA 2008


Cambiare l’Italia Unire la Sinistra

Giovedì 27 settembre 2007 ore 18,15

Sala Consiliare Palazzo Piccioni – Piazza della Libertà




Incontro con
On. Maria Chiara Acciarini
Sottosegretario al Ministero della Famiglia
Marco Amagliani
Assessore Regionale ai Servizi Sociali

Coordinano
Marina Radicioni Capogruppo Consiliare SD Serra San Quirico
Graziella Argalia Assessore Politiche Educative Comunità Montana

Interverranno
Gianni Fiorentini Sindaco di Serra San Quirico
Luca Barbadoro Capogruppo SD Consiglio Provinciale Ancona
Carlo Zampetti Assessore Comune di Serra San Quirico

martedì 4 settembre 2007

ANCONA: INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DI SINISTRA DEMOCRATICA



Finalmente ad Ancona la nuova sede di Sinistra Democratica. Diventerà un punto di riferimento per la politica di tutta la Regione.
Infatti i locali saranno la sede del circolo Comunale, e dei coordinamenti Provinciale e Regionale.
Siamo felici di incontrare i compagni e sostenitori all'inaugurazione sabato 8 settembre alle ore 18 in Via Giovanni Bovio (zona Vallemiano) di Ancona.

lunedì 3 settembre 2007

A CHIARAVALLE TITTI DI SALVO PER L'UNITA' DELLA SINISTRA

Venerdì 14 settembre 2007 alla ex sala Craal di Piazza Garibaldi a Chiaravalle alle ore 17.30, incontro con l'On Titti di Salvo Capogruppo Camera dei Deputati di Sinistra Democratica, con Claudio Maderloni Parlamentare SD e Paolo Cecchetti Coordinatore SD Chiaravalle. Interviste di Paolo Catalani, Gianluca Fenucci, Alessandra Pascucci

PENSARE LA SINISTRA: IL LAVORO E NON SOLO

Venerdi 14 settembre 2007 ore 21.00 presso la sale A.N.P.I. di Via Palestro Ancona, incontro con L'On. Titti Di Salvo Capogruppo SD Camera dei Deputati, Gabriele Paolucci Segreteria regionale CGIL Marche, Prof. Enzo Pesciarelli Università Politecnica delle Marche. Saranno intervistati dalla giornalista RAI Francesca Alfonsi

SINISTRA DEMOCRATICA SI PRESENTA E INCONTRA I CITTADINI DI CUPRAMONTANA

Martedì 4 settembre, alle ore 21.15, presso la Sala parrocchiale in Via Nazario Sauro, a Cupramontana, il Movimento politico “Sinistra Democratica – per il Socialismo europeo” si presenta e incontra i Cittadini in una assemblea pubblica.

Il consigliere comunale Mauro Cellottini, storica figura della Sinistra cuprense, che di recente ha costituito il Gruppo consiliare di SD al Comune di Cupramontana, coglierà l’occasione per illustrare ai Cittadini le ragioni che lo hanno portato a questa scelta.
Insieme a lui, saranno presenti l’on. Claudio Maderloni, il Sindaco di Serra S. Quirico, Gianni Fiorentini, Luciana Angelucci, coordinatrice di SD per la Zona montana e Riccardo Maderloni, coordinatore provinciale.

“Dopo la costituzione del Gruppo consiliare di SD al Comune di Serra S. Quirico, si annunciano a breve iniziative analoghe in altri Comuni della Vallesina e procedono iniziative e intese unitarie ad Arcevia e Sassoferrato tra SD, PdCI, PRC, Verdi e SDI.

L’incontro di Cupramontana – in particolare - vuole essere una occasione di confronto con la complessa realtà politica e istituzionale locale, proponendo e verificando la disponibilità di altri soggetti associativi a costruire insieme forme più avanzate di unità a sinistra necessarie per ridurre il numero dei partiti che vogliono rappresentarla e offrire una alternativa a coloro che – non volendo rinunciare alle proprie idealità di Sinistra - non hanno condiviso la decisione di sciogliere i DS per dare vita al Partito Democratico.

Il Movimento politico “Sinistra Democratica” nasce infatti non per dare vita all’ennesimo partito ma per promuovere e sostenere la nascita di un nuovo Partito unitario della Sinistra.

In questo senso, l’assemblea pubblica è rivolta anche a quei Cittadini che in questi ultimi anni hanno rinunciato o si sono allontanati dall’impegno politico a causa delle divisioni e del trasformarsi dei partiti in macchine elettorali e di potere.” (Riccardo Maderloni).

sabato 1 settembre 2007

MEDIERÒ PERCHÈ L'INIZIATIVA DEL 20 OTTOBRE DIVENTI UNA ASSEMBLEA

Intervista rilasciata da Fabio Mussi al Corriere della sera il 31 agosto 2007

ROMA — Fabio Mussi prende l'iniziativa e, nell'attuale contesto, fa una proposta coraggiosa: trasformare la manifestazione di piazza del 20 ottobre contro la precarietà, promossa dalla sinistra radicale, in una grande assemblea al chiuso.

«La prossima settimana — annuncia il ministro dell'Università e fondatore di Sinistra democratica — chiederò un incontro con i promotori della manifestazione e con i direttori dei quotidiani il manifesto e Liberazione (che hanno pubblicato l'appello per il 20 ottobre, ndr.)».

Per dire loro cosa? «Che è giusto battersi perché il governo faccia di più e meglio. Ma che sarebbe catastrofica un'azione politica contro il governo. Sarebbe autolesionista per la sinistra».

E quindi? «Proporrò di fare al posto della manifestazione una grande iniziativa di massa. Una grande assemblea in cui non si dia solo sfogo ai giusti malumori, ma si costruisca una piattaforma sul lavoro affinché la sinistra abbia il giusto peso nella coalizione».

È vero che ne ha già parlato con il presidente della Camera, Fausto Bertinotti. «Ho avuto con lui un breve scambio di opinioni, manifestandogli le mie perplessità sulla manifestazione del 20 ottobre».
E lui? «Non mi è sembrato insensibile».

Questa iniziativa potrebbe creare altri contrasti dentro la sinistra radicale mentre Sinistra democratica, dopo pochi mesi, già sembra sul punto di frantumarsi. «Sinistra democratica non è un partito, ma un movimento nato il 5 maggio, dopo che, con lo scioglimento dei Ds e il progetto di Partito democratico, si è lasciata sguarnita la parola "sinistra". È un po' presto per dire che è fallito il nostro progetto».

Quindi via al nuovo partito? «Per un partito è presto. Ma penso a una sinistra plurale unita da un patto federativo entro le elezioni amministrative del 2008».

Quali forze? «Tutte quelle che vorranno partecipare».
Come fa a mettere insieme Sdi e Rifondazione che sono molto spesso in disaccordo? «C'è un tavolo di base costituito dai 4 ministri (oltre a Mussi, Ferrero per Rifondazione, Pecoraro Scanio per i Verdi e Bianchi per Pdci il ndr.) che hanno scritto la lettera a Prodi sul welfare. Su questo non poteva esserci l'accordo con la Bonino, ma su altro, come la laicità dello Stato, si può trovare».

Con la candidatura di Veltroni alla guida del Pd una parte dei Ds che aveva aderito a Sinistra democratica ci sta ripensando. «Qualcuno ci sarà pure, ma non mi risulta. Naturalmente la candidatura di Veltroni ha salvato il progetto del Pd da un puro naufragio, ma la premessa di stabilizzazione del quadro politico su cui nasce il Pd non sarà rispettata».

Perché? «Mi chiedo, per esempio: il programma a puntate che sta pubblicando Veltroni sui giornali vale per questa legislatura o per la prossima? Se continua così è chiaro che si porrà il problema dell'attualità del programma di governo, che c'è già. Oppure: quando sento parlare di maggioranze di "nuovo conio" (Rutelli, ndr.), vedo la voglia di sbarcare la sinistra dalla coalizione. Ma noi contiamo il 10-15% e non siamo sostituibili con l'Udc».

Domani, a sorpresa, Veltroni verrà alla festa del suo movimento, a Orvieto. Come lo avete deciso? «Walter mi ha telefonato e mi ha detto: "Sabato sono in Umbria e ho un buco di un'ora. Che dici se vengo a farvi un saluto?". "Che sei il benvenuto". Io voglio continuare a governare in alleanza con il Partito democratico. Il nemico è il centrodestra».

Ma ora si parla di un asse tra Veltroni e il presidente della Confindustria Montezemolo. Entrambi sono per lo scambio meno incentivi alle imprese, ma meno tasse. «Anche io penso che si possa fare, se a costo zero. Quanto all'asse mi auguro che non ci sia e che Veltroni voglia mantenere autonomia dal potere di condizionamento di Confindustria. Non mi è piaciuta la lettera di Montezemolo al Corriere, con quella frase sullo "Stato predatore" ».

Il vicepremier Massimo D'Alema ha detto che se cade Prodi non è detto che si debba andare alle elezioni anticipate. «Osservo che qualche mese fa aveva detto il contrario. Fa parte della fluttuazione delle opinioni. Io resto dell'idea che in un caso del genere, assolutamente non auspicabile, si debba andare al voto».

E il vostro candidato a Palazzo Chigi sarebbe Veltroni? «Sì, il candidato del centrosinistra, ma andremmo alle urne con le nostre liste».

martedì 28 agosto 2007

LA QUADRILATERO VISTA DA FALCONARA

Oggi pomeriggio in qualità di coordinatore di sinistra democratica ho presenziato insieme alla compagna Paola Stacchietti (con me nel gruppo di SD nel consiglio comunale di Falconara), al coordinatore provinciale di SD Riccardo Maderloni, nonchè dei consiglieri provinciali di SD Luca Barbadoro e Marco Giardini, alla conferenza stampa convocata, per chiarire speriamo in maniera definitiva, la posizione riguardo la "questione Quadrilatero" quindi la nostra contrarietà alla firma del protocollo d'intesa con la Regione Marche e relativo accordo di programma con la società Quadrilatero. Durante la conferenza stampa abbiamo consegnato un documento che contiene all'interno alcune nostre proposte alternative. Di seguito il documento. E' un pò lungo ma per chi ne vuole sapere di più potrebbe essere interessante. Buona lettura. Claudio Paolinelli.

COMUNICATO STAMPA

Falconara Marittima, 28/08/2007

Premessa:
Il Movimento politico “Sinistra democratica – per il Socialismo europeo” ritiene necessaria una riflessione sulle motivazioni e sulle modalità con cui si è pervenuti all’attuale stato di tensione tra le forze politiche della Maggioranza, tale da pregiudicare seriamente la prosecuzione dell’esperienza amministrativa e la necessaria azione di risanamento finanziario.


Il casus belli – ossia la sottoscrizione del Protocollo di intesa con la Regione Marche ed il connesso Accordo di programma con la Società Quadrilatero per l’utilizzazione da parte di quest’ultima di un’ampia fetta del territorio comunale – poteva essere evitato solo se si fosse considerato che, sul punto specifico, le contrarietà di Sinistra Democratica (e non solo) erano e sono ampiamente note a tutti e puntualmente motivate.
Non aver voluto tenerle in considerazione, aver anzi resi pubblici – sia da parte del Sindaco che da parte di forze politiche - diktat dal chiaro sapore ricattatorio, ancorché presentati come “atto dovuto”, ha significato una deliberata e consapevole volontà di divisione e di scontro, prima con i Verdi e ora con SD, tanto più che il punto non fa parte del Programma politico-amministrativo, come meglio si dirà in seguito.

Non si sfugge alla sgradevole impressione che, stando così le cose, si sia voluto cercare un “capro espiatorio” – adeguatamente fermo nella coerenza ai suoi convincimenti - a cui imputare le responsabilità di una crisi che evidentemente si ritiene di non poter né saper gestire.

Le responsabilità di una eventuale crisi invece, secondo noi, stanno in chi ha volutamente ignorato le arcinote posizioni di SD, fidando forse nella sua disponibilità a “chinare il capo” per un malinteso “senso di responsabilità”.

Per raggiungere questo risultato si è fatto perfino e falsamente riferimento a inesistenti obblighi di “rispetto degli accordi politici e programmatici”, tirando in ballo testi diversi dal Programma ufficiale della Coalizione che ha sostenuto la candidatura a Sindaco di Riccardo Recanatini.
E siccome tale richiamo è venuto proprio dal Sindaco, ci si domanda se ciò sia avvenuto per scarsa conoscenza da parte sua di tale Documento o, invece, per deliberata volontà di “fare carte false”.

L’adesione al Protocollo di intesa con la Regione sulla Quadrilatero, con la possibilità di utilizzare 2,8 mln di euro per pagare una parte dei debiti consolidati, non è risolutiva dei problemi finanziari del Comune di Falconara.
Come sanno tutti, Sindaco e partiti della Maggioranza compresi, ciò rappresenterà solo una illusoria “boccata di ossigeno” che andrà ad accumulare il debito futuro, consentendo oggi di utilizzare somme che dovranno essere in larga parte restituite domani, quando peraltro il peso delle rate di ammortamento del debito, già oggi consolidato con le banche, diventerà fuori della portata ordinaria del Comune.
Ecco allora che si prevede una “manovra urbanistica” pesantissima, ad oggi dai contenuti indefiniti. Peraltro tale “manovra” non garantirà la risoluzione dei problemi finanziari (ammesso e non concesso che sia corretto ed eticamente lecito azionare la leva della programmazione urbanistica al solo o precipuo fine di “fare cassa”) ma con conseguenze che si preannunciano tali da compromettere irrimediabilmente il volto futuro e la vivibilità della Città.

E’ evidente, infatti, che la partita è più ampia e riguarda la gestione delle future politiche urbanistiche, che per ottenere l’adesione di Sinistra Democratica debbono avere il carattere della trasparenza, della pubblica utilità, della sostenibilità sociale e ambientale.

In conclusione: lo “stato di necessità” dettato dalla grave crisi finanziaria del Comune non può essere l’alibi per giustificare tutto e far accettare di tutto: cessione di sovranità sulle aree PAV da parte della Quadrilatero, dismissione forsennata del patrimonio comunale, penalizzazione dei servizi e delle strutture di aggregazione e coesione sociale, una fortissima e pesantissima espansione urbanistica in aree assai delicate dal punto di vista ambientale, paesaggistico ecc.

Non tutto può essere considerato lecito – politicamente – pur di “fare cassa”.

Non si può compromettere irrimediabilmente il futuro di Falconara solo per far fronte ad una drammatica contingenza dell’oggi, conseguenza di una gestione amministrativa precedente con cui è invece necessario fare compiutamente i conti anche in termini di responsabilità politiche.

Sinistra Democratica presenta dunque, una allegato questo documento, una “proposta alternativa”, concreta e praticabile, riguardo la vicenda nota come “Questione Quadrilatero”.
Sullo sfondo resta inequivocabile la necessità di mettere a punto un modo di operare di questa Amministrazione e della maggioranza che la sostiene, tali da garantire in modo effettivo e sistematico partecipazione, collegialità, trasparenza nelle scelte, assenza di forzature e l’abbandono dei diktat da parte di ciascuno.

p. Sinistra Democratica – per il Socialismo europeo
Circolo di Falconara
Il Coordinatore
(Claudio Paolinelli)



Allegato:

PROPOSTA ALTERNATIVA ALLE ENTRATE DERIVANTI DALLA SOTTOSCRIZIONE DEL PROTOCOLLO DI INTESA CON LA REGIONE MARCHE E IL CORRELATO ACCORDO DI PROGRAMMA CON LA SOCIETA’ QUADRILATERO SPA

Vista la richiesta inoltrata dal Sindaco Dott. Riccardo Recanatini alle forze politiche di maggioranza di presentare proposte valide al fine di evitare la firma del protocollo d’intesa tra Regione Marche e Comune di Falconara Marittima e il successivo Accordo di Programma con la società Quadrilatero, inoltriamo di seguito le nostre proposte:

· Cartolarizzazioni degli immobili alienabili; come consigliato anche dal Collegio dei Revisori dei conti, nella relazione al bilancio consuntivo 2006, per far fronte all’esigenza di liquidità di cassa, proponiamo una rapida cartolarizzazione degli immobili di cui è prevista l’alienazione entro il 2008. Ciò consentirebbe una dilazione degli stessi tempi di vendita a terzi ed una liquidità immediata. Solo considerando l’alienazione degli immobili suddetti il conteggio andrebbe fatto su un valore stimato di circa € 3.052.800


· Vendita immobili: si rinnovano almeno 2 proposte già avanzate e/o sostenute in passato ma non adeguatamente valutate

· Vendita edificio “Ex Fanesi”;
. Allo stato attuale è possibile pensare ad un utilizzo di tutto il piano terreno e del primo piano, aggiungendo un livello corrispondente alla superficie della platea, determinando così un edificio su due livelli.
Data la conformazione dell’edificio ed il luogo, si privilegia un utilizzo commerciale-terziario rispetto all’uso residenziale. L’idea di un centro commerciale accessibile dalla piazza (ma anche da Via XX Settembre e da Via Flaminia) che possa essere chiuso nelle ore notturne appare la soluzione più adeguata al luogo.

. Volume realizzabile: 6248,04 mc (esistente)
Superficie Utile Lorda. 1905 mq (ipotesi) 2082 (max)
Prezzo di vendita: 2500 €/mq (valore minimo considerando lavori eseguiti
Valore di vendita: 4.762.500 €
Ritorno 25% 1.190.625 €

· Area lato Hotel Touring:
. Valorizzazione e cessione dell’area pubblica a fianco dell’Hotel Touring, dove è oggi presente un campo di bocce, da spostare nella parte più alta della superficie verde.

. Superficie territoriale: 2250 mq
Indice Fondiario progetto: 5 mc/mq
Volume realizzabile: 11250 mc
Superficie Utile Lorda: 3750 mq
Prezzo di vendita: 2500 €/mq
Valore di vendita: 9.375.000 €
Ritorno 25%: 2.343.750 €

· Utilizzo di risorse per Opere Pubbliche previste e non eseguite:
In armonia con quanto indicato dal Collegio dei Revisori dei Conti nella dianzi citata Relazione, è possibile utilizzare risorse finanziarie disponibili per opere pubbliche non strettamente indispensabili in questo momento, e dunque previste ma non ancora attuate.
In tal senso, ad esempio, rinviando la ristrutturazione del sottopasso di Palombina, si recupererebbero risorse per circa 400.000 €.

· Cessazione Società Esino Entrate:
richiamate le valutazioni negative all’uopo formulate dal Collegio dei Revisori dei Conti, proponiamo la chiusura di tale società ed il ritorno della gestione diretta dei servizi, con un risparmio di € 998.000 (aggio riconosciuto dal Comune alla società).

Tenuto conto che l’attuazione del Prg vigente riguardo l’area interessata, comporterebbe entrate al Comune, tolti gli oneri di urbanizzazione primari, l’importo almeno 9.000.000 € e che dalla firma dell’Accordo di programma con la Quadrilatero entrerebbero nelle casse comunali 2.840.000 € di cui 1.700.000 sotto forma di anticipazione (leggi Prestito) da restituire nell’arco di un paio di anni;
considerando che tale accordo come dichiarato da più forze politiche è solo frutto della necessità di reperire risorse finanziarie, e che in altri momenti l’accordo con la Quadrilatero sarebbe stato ritenuto impossibile a causa delle gravi conseguenze che provocherà al quartiere di Castelferretti in primo luogo, ma anche a tutto il resto del territorio falconarese in termini ambientali ed economici, e soprattutto perchè tale accordo esproprierà il Comune di Falconara del potere di sovranità del territorio previsto costituzionalmente, riteniamo che queste nostre proposte possano essere accolte favorevolmente.
Ciò permetterebbe a questa maggioranza di evitare una crisi amministrativa che Sinistra Democratica non ritiene né necessaria né inevitabile.

TUTTI ALLA FESTA DI SD AD ORVIETO



Care Compagne e compagni,
in occasione della Festa Nazionale di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo che si terrà ad Orvieto dal 24 agosto al 4 settembre , vorremmo organizzare per domenica 2 settembre 2007 un pullman .
Siete pregati quindi di comunicare al portavoce Provinciale Riccardo Maderloni, la vostra adesione e quella di chiunque voi vogliate invitare al numero: 329 6508074
Si raccomanda, vista l'importanza dell'evento la massima partecipazione.

lunedì 13 agosto 2007

MA DOVE SONO FINITI I MUSSIANI?


Le valutazioni sulla consistenza numerica dei componenti il Movimento Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo, fanno perdere di vista eventuali riflessioni sul merito dei contenuti delle proposte politiche avanzate nelle tesi sostenute dai compagni Mussi, Spini, Salvi ed Angius.

Di fatto anche a Jesi ci stiamo adoperando al fine di mantenere viva la sinistra, quella fatta di partecipazione e democrazia, quella veramente capace di risollevare energie per riformare la politica e ricreare i consensi all’interno del centro sinistra locale.

Mi spiego. I DS, ex Correntone e area Socialista, potrebbero dare luogo al movimento di Sinistra Democratica, ed essere da subito maggioritario all’interno del centro sinistra Jesino.
Lo scioglimento puro e semplice del Correntone, ha costituito una condizione anomala che a Jesi, per il momento, non ha fatto comprendere la proposta politica avanzata dal “Movimento SD” di riequilibrare la sinistra italiana, per minimizzare gli effetti che deriveranno del prossimo dissolvimento dei DS (non siamo noi i scissionisti), il maggiore partito che rappresenta il Socialismo Europeo in Italia.

Ora, abbiamo un obiettivo arduo da raggiungere, mettere in atto le idee di coloro che credono nell’affermazione dell’unità a sinistra e che ora s’interrogano sul “dove stiamo andando”, viste le proposte centriste e centraliste del futuro PD.

Insomma, noi siamo nati per salvaguardare le idee di tutti quelli che credono in una politica di sinistra, socialista e democratica al servizio dei bisogni individuali e collettivi delle persone.
Solo se si ha voglia di cambiare, si è in grado di lanciare progetti locali di grande efficacia. Solo se si sanno ascoltare i cittadini, si è in grado di coltivare progetti utili destinati a lasciare il segno, mentre spesso la “favola” dei programmi elettorali non li considera per niente.

La creazione delle idee e le persone che le vorranno esprimere, saranno i principali motori della pratica del governo locale.
Invece, l’attuale sistema appare governato è basato sulla verticalizzazione, personalizzazione e decisionismo del singolo.

Le sottolineature fatte, dal movimento SD di Jesi, in un recente articolo apparso sul “Il Messaggero” hanno evidenziato uno dei motivi, che hanno portato alla spaccatura ed alla nascita nelle ultime elezioni amministrative, della lista alternativa del Centro Sinistra “Jesi è Jesi”.
Tale divisione interna ha procurato un forte disagio personale soprattutto all’elettorato dei DS.

Caro compagno Belcecchi, dovevi tener conto, perché da Te conosciuti, durante la costruzione dell’attuale esecutivo, dei motivi politici che avevano concorso a tale spaccatura.
Coordinatore SD Jesi.
Silvano Gattini

mercoledì 8 agosto 2007

AD ARCEVIA "LAVORI IN CORSO A SINISTRA"

Il 6 agosto i rappresentanti di Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Sinistra Democratica, si sono incontrati per avviare, anche in Arcevia, il processo di una nuova aggregazione politica della sinistra. Ne è scaturita, per comune volontà, la nascita di un coordinamento comunale, in grado di dare sostanza programmatica e continuità operativa a tale processo in corso.

Tale coordinamento va inteso come un punto di partenza di un processo che richiede una larga apertura e contaminazione con tutti coloro che si riconoscono nella sinistra, e che potranno dare il loro contributo di idee e di impegno per far nascere una sinistra nuova, ampia, plurale, propositiva, capace di segnare a fondo la vita politica italiana.

Già oggi la sinistra, nelle sue articolazioni, fa parte e rappresenta un terzo della maggioranza che sostiene il Governo Prodi; vogliamo difendere e rafforzare questo governo, attraverso la realizzazione puntuale del programma concordato, per rispondere al meglio al mandato che gli elettori ci hanno consegnato con il loro voto: in questo senso la difesa del programma di maggioranza fa tutt’uno con l’impegno politico necessario a respingere politiche centriste o moderate che allentano la fiducia dei nostri elettori verso il Governo Prodi e gli impegni da esso assunti.

A livello locale intendiamo operare per:
- un costante coordinamento sui problemi inerenti il nostro territorio e le condizioni di vita degli arceviesi, offrendo idee, proposte e impegno per la loro realizzazione;
- la costruzione di un unico soggetto politico, in vista delle prossime elezioni amministrative comunali del 2009;
- la realizzazione di ampie alleanze con le altre componenti del centro-sinistra, basate sulla pari dignità, su un aggiornato e avanzato programma amministrativo, il tutto attraverso un forte processo di partecipazione dei cittadini.
- un processo frutto di un lavoro di riflessione e confronto che parta da subito e investa non solo i nostri elettori ma tutti i cittadini arceviesi, attivando iniziative in grado di dare loro la parola sia per quanto concerne l’indirizzo programmatico sia per quanto concerne l’individuazione del candidato alla carica di sindaco con il metodo delle elezioni primarie.

Il primo appuntamento è già stabilito per l’autunno prossimo: una iniziativa per presentare i “lavori in corso a sinistra” dove le nostre idee e proposte saranno offerte al giudizio di tutti gli interessati.

Un programma ambizioso, dunque, quello che il coordinamento intende promuove alla ripresa della attività politica a settembre, retto dall’impegno delle forze politiche che lo condividono ma soprattutto dall’apporto che i tanti elettori e militanti della sinistra possono darci, ritornando a fare politica a sinistra.

IL COORDINAMENTO COMUNALE DELLA SINISTRA ARCEVIESE

domenica 5 agosto 2007

martedì 31 luglio 2007

A SINISTRA IL POPOLO SI MUOVE

A Sinistra il popolo si muove, si organizza: è bastato un semplice passaparola per ritrovarsi in circa settanta persone in un incontro conviviale presso un circolo del senigalliese per conoscere chi ha scelto di non entrare nel Partito Democratico e di intraprendere la strada del Movimento della Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo tracciata da Mussi, Salvi e Berlinguer.

All’incontro, proprio per rispondere all’invito del Movimento di costruire una sinistra unita, nella forma che si terrà più efficace, hanno partecipato anche alcuni esponenti di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani.
“E’ un primo passo importante, l’approccio ci fa ben sperare”, dice la coordinatrice senigalliese Lucia Mazzoli. Soddisfazione anche da parte del consigliere provinciale Marco Giardini, che ha ribadito l’impegno dei due Consiglieri provinciali di SD (Giardini e Barbadoro) di rispettare il programma di Patrizia Casagrande sottoscritto dall’Ulivo e la volontà di unificare la sinistra anche in Consiglio Provinciale. “Il primo atto del nostro gruppo”, ricorda Giardini, “è la scelta di operare in un unico ufficio insieme ai Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, e Verdi.

Il Paese è alla ricerca di un nuovo binario dove far viaggiare il treno del rinnovamento e della democrazia, con una rotaia costituita dal Partito Democratico e l’altra costituita dalla Sinistra, indispensabile per la solidità dell’Unione. Altre direzioni alternative a questo progetto legate a esigenze corporative e/o a personalismi farebbero deragliare il treno appena partito. Noi lavoriamo, e questo primo incontro lo dimostra, per realizzare il programma che Prodi ha sottoscritto con tutta l’Unione”. “Il rafforzamento dell’identità della Sinistra significa oggi il vero investimento sul futuro”, continua Lucia Mazzoli, “la vera opportunità per rappresentare i bisogni di un mondo in evoluzione.

C’è una modernità vera che deve essere costruita con nuovi strumenti e un nuovo linguaggio, guardando alle esperienze più avanzate di altri paesi in cui il diritto al lavoro, ad un ambiente sano, alle pari opportunità e ai servizi sono una responsabilità che lo Stato assume consapevolmente con ingenti investimenti e con leggi davvero solidali e rispettose dei diritti individuali.

Un approccio diametralmente opposto al concetto di modernità espresso dalla classe politica italiana, che col suo linguaggio pieno di luoghi comuni alimenta invece l’idea di un presunto conflitto fra generazioni, esaspera il conflitto fra persone di orientamenti sessuali e religiosi diversi, non affronta con una visione globale il conflitto con l’ambiente in cui viviamo”.


Movimento Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo

martedì 24 luglio 2007

A CHIARAVALLE UN COORDINAMENTO DELLA SINISTRA

Lo scorso, 23 luglio, si sono riuniti a Chiaravalle la Sinistra Democratica, il PRC, il PdCI, i Verdi e lo SDI per dare l’avvio, a partire dal prossimo mese di Settembre, ad un coordinamento delle forze di sinistra nella nostra città. In questa fase lo SDI partecipa in qualità di osservatore.
Questo coordinamento a partire da settembre promuoverà vari forum, come luoghi di incontro e di approfondimenti tematici, per contribuire, in un confronto programmatico e partecipativo con tutte le associazioni e la cittadinanza, all’elaborazione di un programma per il governo della nostra città.
Impegno che speriamo si sviluppi per partecipare a quel processo attivato anche livello nazionale e teso all’unione delle forze e del popolo della sinistra.

domenica 22 luglio 2007

ADDIO COMANDANTE FERRO

Il nostro cordoglio alla famiglia e ai compagni dell'ANPI per la scomparsa di Emilio Ferretti, da tutti ricordato come "il comandante Ferro". Ci mancherà il suo impegno nel tramandare la storia italiana attraverso la Resistenza e le lotte partigiane di cui lui fu un giovane protagonista, Addio comandante Ferro.

venerdì 20 luglio 2007

FERMIAMO LA LOTTA DI CLASSE DEI RICCHI CONTRO I POVERI

Intervista a Fabio Mussi di Simone Collini

Quando l’accordo sulle pensioni sembrava in dirittura d’arrivo è arrivata la mossa di Emma Bonino. Come la giudica ministro Mussi?«È un episodio di guerra preventiva. Voglio bene alla Bonino, però ha utilizzato una forma stravagante».

Ha detto che rimetteva nelle mani di Prodi il suo incarico chiedendogli di decidere se il suo permanere nel governo è compatibile con la proposta che presenterà ai sindacati.«Un chiaro tentativo di condizionamento. Non consapevole dell’importanza per il governo, per la sua tenuta e durata, di un accordo con le parti sociali. Il governo non agisce mai sotto dettatura di un altro soggetto. Ma senza concertazione si va alla guerra di tutti contro tutti».

Il dubbio della Bonino è che si siano ascoltate troppo le “posizioni reazionarie della sinistra comunista e sindacale”.«Madonna santa. Noi partiamo dal programma. Si fa un gran discutere di crisi della politica. Uno dei modi per non aggravarla è fare in modo che tra le parole, gli annunci, le promesse, e i fatti, le azioni, ci sia coerenza. Immagino che quelli che nella Fabbrica del programma di Prodi hanno scritto “abolire lo scalone” sapevano quel che facevano».

Il programma dice però anche che bisogna tenere conto dei cambiamenti demografici.«Certo. E io aggiungo anche i cambiamenti della struttura del mercato del lavoro, il fatto cioè che i giovani sono sempre più impegnati in lavori atipici, precari, a tempo determinato, discontinuo. Questo pone un problema enorme in relazione all’entrata in vigore del sistema contributivo. Mi sono battuto per la riforma Dini e nel 2012 si supererà il sistema dell’età in quanto si andrà in pensione prendendo in proporzione i contributi versati. Se per i giovani il lavoro continua a essere così precario si crea un problema esplosivo che va affrontato precocemente».

C’è anche chi dice che sarà un problema tenere in ordine i conti dell’Inps se non ci sarà un innalzamento dell’età pensionabile. «Intanto, nella precedente Finanziaria abbiamo già aumentato il prelievo contributivo sul lavoro dello 0,3%, il che ha dato 800 milioni di euro. E poi oggi c’è un attivo dell’Inps di 3 miliardi e mezzo di euro, con il quale si finanziano i passivi di altre casse previdenziali. Per esempio si finanzia il deficit della cassa previdenziale dei dirigenti d’azienda. Cioè questo è un paese in cui i lavoratori con i loro contributi finanziano le pensioni ai loro capi. E la cosa appare normale».

Tenuto conto di tutto questo? «Si tratta di lavorare a un onorevole compromesso».
L’ipotesi che circola circa lo scalino di 58 anni più le quote contributi-più-età possono portare a un accordo?«Se c’è anche la messa in sicurezza dei lavoratori precoci, quelli che hanno 40 anni di contributi, gli usuranti».

E se a un’ipotesi del genere ci fosse oggi l’accordo con le parti sociali? «Credo che il governo dovrebbe nella sua collegialità sostenerlo. Servirebbe a garantire la sua tenuta».
Nella sua collegialità vuol dire anche dai partiti di sinistra, come il Prc, che nelle passate settimane si sono mostrati scettici?«La minaccia, nonostante la monumentale costruzione ideologica, non viene da sinistra. Rifondazione comunista ha avuto la tentazione di scavalcare il sindacato. Mi pare che sia rientrata».

Da dove dice che viene la minaccia? «La fune viene tirata da settori del centro dello schieramento. Settori del costituendo Partito democratico e dintorni. È da lì che sono venute le più esplicite minacce, compresa quella di aprire una crisi di governo. E questo su una linea oltranzista: i nemici sono i lavoratori e i sindacati, non vogliono fare l’accordo, l’unica cosa che conta è il dato economico. Su una linea così non solo salta il governo ma si alza fino all’incandescenza il conflitto sociale. Questo si vuole?».

Importanti giornali soffiano sulla crisi di governo, quello di Confindustria suggerisce a determinati ministri di dimettersi. «È la prima volta che il Sole 24 Ore fa degli articoli in cui auspica una crisi di governo. Non gliel’ho mai visto fare. Quando l’esecutivo era presieduto da uno degli associati di Confindustria, di nome Silvio, con il debito pubblico in ripresa, il deficit sopra le soglie del Patto di stabilità europeo, la crescita zero, non è stata chiesta la crisi di governo».

Questo per dire cosa? «Voglio fare un appello per fermare la lotta di classe. La lotta di classe in forza dei ricchi contro i poveri».

Più che altro oggi si parla di un conflitto di generazioni. «Sì, una volta c’erano le dispute tra gli antichi e i moderni, ora c’è la disputa giovani-vecchi. Rutelli ha persino invocato la protesta dei giovani contro i sindacati, poi ci ha provato Giachetti e hanno partecipato in venti».
La teoria non la convince?«L’atto più ostile della società attuale contro i giovani si chiama precarietà. Sono state approvate leggi che hanno enormemente moltiplicato la condizione precaria dei giovani. E anzi ormai non si può dire neanche più dire che il fenomeno riguardi solo loro, perché la vita precaria continua in età matura, con redditi e stipendi da fame. Io guardo al mio settore, a chi si occupa di ricerca scientifica: un dottorando riceve 800 euro al mese, un assegnista di ricerca 1100, un ricercatore 1200. Questo è un clamoroso oltraggio sociale al principio del merito, che è l’ospite d’onore in tutti i convegni della domenica. Se interessa una politica che disarmi l’eventuale guerra tra anziani e giovani dobbiamo prendere di petto la questione del precariato. Per esempio le norme sul lavoro a tempo determinato. Non si può importare in Italia una delle regole d’oro della globalizzazione: pagare il lavoro a prezzi orientali, vendere le merci a prezzi occidentali».

Che ne pensa del manifesto di Rutelli e del centrosinistra di “nuovo conio”? «Intanto, non si può non notare che il documento di Rutelli comincia con un attacco al governo. Poi presenta uno schema programmatico piuttosto distante dal programma dell’Unione. E alla fine appare l’espressione alleanze di nuovo conio. Confesso di non capire cosa voglia dire. Perché se l’intenzione è quella di scaricare la sinistra dello schieramento, per sostituirla e fare maggioranza non basta l’Udc. Bisogna andare più in là. Molto più in là».

E delle primarie per il Partito democratico? «Ho fatto gli auguri a Veltroni, alla Bindi, li faccio a tutti gli altri. Con la pluralità dei candidati si è evitato il plebiscito. Però con questo sistema elettorale di liste che si collegano non è facile evitare una rete feudale. E poi mi sembra una bizzarria un partito che nasce con le primarie, che sono uno strumento per selezionare i candidati per le cariche pubbliche».
Il suo giudizio sul Pd rimane negativo anche dopo la discesa in campo di Veltroni?«Li ha salvati dal naufragio, ma per quanto mi riguarda non cambia nulla. Anzi, ci sono cose che continuano a sorprendermi».

Per esempio? «Che alle ultime uscite di Papa Ratzinger, la riabilitazione della preghiera per la conversione degli ebrei e l’affermazione che l’unica vera Chiesa è quella cattolica apostolica romana, ci sia stato un tale silenzio da parte della cultura cattolico democratica. Il Pd si è fatto per fondere la cultura riformista di matrice socialista con quella di matrice cattolica. Ma se il cattolicesimo democratico è silente di fronte a una spinta reazionaria di questa portata, che partito è quello che nasce? Non vorrei dover rimpiangere la Dc».

Non è che sia tanto positiva la situazione a sinistra. L’obiettivo di unificare ciò che oggi è diviso appare alquanto lontano. «Certo, comporta un processo, anche una lotta politica, perché bisogna che tutti i reparti dei vari eserciti escano dalle trincee, bisogna che tutti si rimettano in discussione e che si guardi alla sinistra che verrà, non semplicemente a quella che è stata».

È quello che sostiene Bertinotti in un articolo della rivista “Alternative del socialismo”. «È un articolo a doppio taglio. Non condivido il giudizio liquidatorio sulla socialdemocrazia in Europa. Ne avessimo ora, oltre che di Enrico Berlinguer, di Olof Palme e Willy Brandt. Poi non condivido che ci siano due sinistre, una riformista e una di alternativa. Dopodiché si entra nella parte interessante del suo discorso, che è quella che chiama del socialismo del XXI secolo. Lì si può lavorare. Sapendo che non sarà un rapporto bilaterale Prc-Sd, perché in questo campo della sinistra ci sono forze politiche - spero compreso lo Sdi, che ha fatto una scelta infeconda con l’idea di rimettere insieme i pezzi di una diaspora socialista di 15 anni fa con il nome Psi - ma poi c’è anche un pezzo d’Italia che oggi non è rappresentato politicamente e che è in attesa della buona novella».

giovedì 19 luglio 2007

EMANUELE MOBILI E' IL COORDINATORE SD ANCONA

Lunedi 16 Luglio il movimento SINISTRA DEMOCRATICA di Ancona ha eletto come proprio coordinatore il compagno Emanuele Mobili e come tesoriere la compagna Monia Mascambruni nell’ambito di un’assemblea molto partecipata che ha gettato le basi per le future iniziative del movimento.
Durante l’assemblea si è deciso di mettere in campo tutte le attività necessarie a sostenere la battaglia contro la privatizzazione del cantiere navale, a sviluppare un più approfondito dibattito sul mondo del lavoro ad Ancona e a promuovere un confronto politico di collaborazione con tutte le forze della sinistra in città.
Anche da noi è quindi ufficialmente partita SINISTRA DEMOCRATICA, abbiamo bisogno del contributo di tutti; non esitate a contattarci per adesioni o per avere informazioni sulla nostra attività; i nostri riferimenti:

Sig.ra Giuliana Taruchi 071.202890
email: fabrizia.zanoni@libero.it

lunedì 16 luglio 2007

domenica 15 luglio 2007

L'ARROGANZA DI RUTELLI

Paolo Leon*, 14 luglio 2007 da aprileonline.info

Si qualificano come riformisti, e chiedono un insieme di riforme sostanzialmente di destra (inevitabilità del lavoro flessibile, disoccupazione come colpa, indifferenza rispetto alla distribuzione del reddito, riduzione dei diritti sociali, trasformazione dello stato sociale in beneficienza pubblica, assoluzione delle rendite, il mercato come ottimo regolatore ecc.). Così, gli autori del "manifesto" accusano di conservazione chi giudica quelle riforme dei giganteschi arretramenti rispetto al patto democratico che regge l'unità italiana

Del manifesto di Rutelli, i giornali hanno messo in rilievo soltanto la necessità di allargare la maggioranza, così da isolare la sinistra della coalizione che, nel manifesto, è descritta come conservatrice. Non è la prima volta che la destra qualifica come "conservatrice" l'ala sinistra della coalizione; in generale, i conservatori e i reazionari europei qualificano di questo stesso aggettivo i loro partiti socialdemocratici. In parte, è un vizio che in Italia deriva da Berlusconi, che ha sempre accusato i suoi avversari delle colpe e dei difetti suoi propri, ma in parte deriva da un bel po' di arroganza.

Avendo deciso di qualificarsi come riformisti, e avendo descritto un insieme di possibili riforme sostanzialmente di destra (l'inevitabilità del lavoro flessibile, la disoccupazione come colpa, l'indifferenza rispetto alla distribuzione del reddito, la riduzione dei diritti sociali, la trasformazione dello stato sociale in beneficienza pubblica, l'assoluzione delle rendite, il mercato come ottimo regolatore, l'immigrazione come causa della violenza, ecc.), gli autori del manifesto accusano di conservazione chi ritiene quelle riforme essere piuttosto dei giganteschi arretramenti rispetto al patto democratico che regge l'unità italiana.
Che queste cosiddette riforme siano poi soltanto un tentativo di appropriarsi della simpatia dell'elettorato di destra (per definizione conservatore o, peggio, reazionario) non è visto come un'invasione del campo altrui, mentre, proprio per questo, il manifesto di Rutelli rivela una scarsa autonomia delle proprie idee e, per ciò stesso, una dichiarazione di vuoto programmatico. Non è la prima volta che occorre sottolineare come sollecitare i sentimenti antisociali degli elettori reazionari porta soltanto aiuto ai partiti che di quei sentimenti fanno la loro ragion d'essere.

C'è anche una certa sfacciataggine nel proporre i valori di destra come valori di sinistra: l'ambiente è coniugato direttamente con le grandi opere, senza nemmeno domandarsi se non sia necessario progettare in forma ambientalmente sostenibile; la democrazia è vista come decisionismo, perché il locale è localismo, la protesta è ribellismo, il dibattito è perdita di tempo. Inoltre, sollecitare la paura di fronte alla violenza è pura demagogia; sollecitare il merito come fonte di efficienza, ignora il problema di chi e come si decide chi sia meritorio. C'è, infine, un sottile disprezzo dell'eguaglianza, che è - si capisce - un disvalore, perché se si è eguali, non c'è alcuno che sia eccellente.

Naturalmente, nel manifesto ci sono anche cose condivisibili, tra le quali un accenno di critica al primo anno del governo Prodi, ma non si spiega perché il governo abbia perso tanto consenso: si preferisce dire che nel futuro si ridurranno le tasse, si aiuteranno le imprese, si rimetterà in moto la crescita. Questa parte, che implicitamente accusa Prodi di non aver fatto subito ciò che si sta facendo adesso, evita il problema delle compatibilità di bilancio pubblico: eppure, da un tale riformismo avrebbe dovuto emergere anche come si finanzia la nuova, e più amichevole, politica.

E' forse più interessante paragonare il manifesto di Rutelli con quello di Veltroni. Si capisce che i mondi sono diversi: tanto anti intellettuale il primo, quanto pensoso e bilanciato il secondo. Però una forte base conservatrice è visibile in ambedue le posizioni: il sindacato è visto come una lobby o, piuttosto, come una corporazione; il processo democratico è visto come inefficiente; il welfare è quello assistenziale, e non quello dello Stato sociale. La pace è assente in ambedue le posizioni, e l'Europa è considerata un dato, non un campo sul quale combattere.
Sotto sotto, anche se non lo dicono, ambedue stanno per confessare a se stessi che sinistra e destra sono termini ormai superati. Peccato: persone così capaci ed esperte dovrebbero aver letto, nella storia, che quando si arriva vicini a questa affermazione, si rischia di rotolare nell'autoritarismo.

* professore di Economia pubblica all'Università di Roma Tre, Presidente della Fondazione "Unasolaterra"

mercoledì 11 luglio 2007

PER LA PESCA E L'AGRICOLTURA UN COORDINAMENTO TEMATICO NAZIONALE

L'idea è questa: dare vita ad un coordinamento di Sd sulla pesca
di Claudio Maderloni

Care compagne e cari compagni, riteniamo importante che il nostro neonato movimento, Sinistra democratica – per il socialismo europeo, si impegni ad approfondire i temi riguardanti l’agricoltura e la pesca, al fine di proporre soluzioni agli annosi problemi di entrambi i settori e di elaborare nuove idee.

A tale scopo, ci rivolgiamo alle compagne e ai compagni che seguono questi settori , che hanno delle competenze specifiche o che hanno semplicemente voglia di aiutarci, per costituire un coordinamento nazionale tematico.

L’agricoltura e la pesca sono settori di enorme interesse economico e sociale per il nostro Paese e risorsa primaria per molte Regioni.

I temi dello sviluppo rurale, della difesa del territorio, della difesa del mare, e molti altri ancora sono strategici per affrontare tante sfide future. Inoltre, occorre non dimenticare le molte unità lavorative, le aziende, di cui numerose in forme cooperative, che operano in questi settori, con notevoli difficoltà . Tanti sono i problemi, che riguardano sia l’occupazione, stabile e precaria, che la necessità della ricerca e il rapporto con l’università, i rapporti con l’Europa, la questione delle agroenergie, dei prodotti OGM e altri.

Dall’inizio della Legislatura ci siamo occupati di OCM vino, di agroenergia, di biologico, anche in merito a determinate scelte fatte con l’ultima finanziaria, di riduzione dell’IVA per il settore della pesca, di acquacultura e di numerose altre questioni, anche specifiche di determinati territori.

Di questi e di altri temi vorremmo discutere con altri compagni e compagne, ecco il motivo del nostro appello. Naturalmente ci organizzeremo in aree tematiche, in cui ognuno si potrà impegnare secondo i propri interessi, e poi lavoreremo per avere un quadro generale dell’intero settore allo scopo di formulare proposte, creare iniziative e intervenire nello specifico dei problemi in maniera organica.

Per informazioni e adesioni :
e-mail maderloni_c@camera.it, fax 06 6760 5489

martedì 10 luglio 2007

SINISTRA DEMOCRATICA DI SENIGALLIA INVITA TUTTI A CENA

Vi invitiamo alla CENA organizzata da SINISTRA DEMOCRATICA di SENIGALLIA, che si terrà il giorno VENERDI 27 LUGLIO 2007 presso il Circolo Arci di Scapezzano

Per informazioni e adesioni contattare il compagno Marco Giardini al numero: 348-3112620

Vi aspettiamo.

Lucia Mazzoli - Coordinamento Sinistra Democratica Senigallia

CAMBIA IL CLIMA A SINISTRA

Comincia un cammino comune tra Sd, Prc, Pdci, Verdi e Sdi
Di Mirko Lombardi, Valerio Calzolaio, Grazia Francescato, Claudio Soroufim, Raffaele Di Gioia

“I responsabili ambiente di Rifondazione Comunista, di Sinistra Democratica, dei Verdi, dei Comunisti italiani, dei Socialisti democratici italiani si sono riuniti più volte nei giorni scorsi per valutare disponibilità e modalità di una azione comune nella società e nelle istituzioni sulle tematiche ambientali, energetiche, infrastrutturali, a partire dalla grande priorità delle politiche relative ai cambiamenti climatici. I movimenti che in tante parti del paese esprimono conflitti a difesa dell’ambiente, proponendo pratiche e soluzioni alternative, sono una risorsa importante di partecipazione democratica, interlocutori indispensabili per operare scelte condivise.

PRC, SD, PCDI, SDI apprezzano e condividono la proposta avanzata dai Verdi di un Patto per il Clima, utile anche per un lavoro unitario di approfondimento e di attuazione, auspicando l’adesione di tutte le forze della coalizione dell’Unione.

PRC, SD, Verdi, PCDI, SDI hanno valutato positivamente il percorso avviato nel DPEF, particolarmente in merito alla sostenibilità ecologica e alla contabilità ambientale delle scelte economico-finanziarie, merito anche della tempestiva efficace sollecitazione unitaria dei ministri per il rispetto del programma dell’Unione in materia previdenziale. Permangono invece criticità e riserve sul piano delle infrastrutture allegato al DPEF.

Si tratta ora di definire e approvare una coerente manovra finanziaria 2008, che faccia perno sulle misure di riduzione delle emissioni di gas serra. Serve una vera e propria riconversione ecologica dell’insieme delle politiche pubbliche, delineata nel programma dell’Unione e finora solo avviata, resa oggi indilazionabile dagli scenari descritti dagli scienziati che hanno studiato i cambiamenti climatici in atto sul pianeta. Occorre accelerare!

Le politiche di mitigazione vanno combinate con una svolta energetica basata su risparmio efficienza rinnovabili, con un piano per l’adattamento, con l’incremento delle risorse per la cooperazione internazionale allo sviluppo sostenibile, con la tutela della biodiversità e dei beni comuni, con un progetto organico contro desertificazione siccità e sete, con il superamento definitivo della logica e degli indirizzi della legge obiettivo del governo Berlusconi.

PRC, SD, Verdi, PCDI, SDI hanno deciso di avviare iniziative comuni per promuovere una più coraggiosa svolta in campo ambientale e hanno quindi ritenuto di convocare entro la fine di settembre un appuntamento sul tema “Una Finanziaria per il clima” per amministratori ed eletti, ricercatori e scienziati delle agenzie, volontari e militanti delle associazioni.”