Interpellanza urgente in aula
Claudio Maderloni
Titti Di Salvo
Luciano Pettinari
Angelo Lomaglio
Al Ministro delle Infrastrutture
Premesso che:
la Quadrilatero spa, Società a totale capitale pubblico detenuta a maggioranza da ANAS spa, è una costosa sovrastruttura come più volte segnalato dai deputati del centrosinistra, tanto da chiederne lo scioglimento durante la scorsa legislatura ;
le modifiche dell’assetto societario, con l’uscita di Sviluppo Italia dalla compagine azionaria, non hanno mutato la natura sociale, permanendo il costo degli interventi a totale carico dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali. Le Regioni Marche e Umbria, uniche in Italia, devono pagare un contributo a carico dei cittadini, per la realizzazione di strade statali;
il meccanismo della cosiddetta “cattura di valore” sulle aree PAV, e sulle aree di implementazione viciniori agli assi stradali, altro non è che l’esproprio dei diritti costituzionali degli Enti locali sulla gestione del territorio, gli espropri, e la riscossione dell’ICI e degli oneri di costruzione e di urbanizzazione che devono essere “devoluti” alla Quadrilatero spa”;
emblematico è il caso del Comune di Falconara Marittima, Provincia di Ancona, che versando in gravi situazioni di sbilancio, si vede privato, per trenta anni, del 70% dei cespiti derivanti dalla realizzazione di strutture produttive, direzionali e fieristiche nel territorio da parte della Quadrilatero spa;
grazie alla mobilitazione del movimento Sinistra Democratica PSE , dei Verdi, di Associazioni dei cittadini e di Comitati, Quadrilatero spa ha deciso di lasciare il 30% dei predetti oneri ai Comuni interessati obbligando gli stessi a versare il 70% alla Quadrilatero spa per pagare le spese della sovrastruttura - si ripete- a totale capitale pubblico;
il Comune di Falconara Marittima in crisi di bilancio avrebbe bisogno di aiuto, invece ha dovuto subire un accordo capestro, imposto dalle Regione Marche e da Quadrilatero spa, il quale prevede che qualora il Governo Prodi e il Parlamento aboliscano, o riducano o trasformino l’ICI, il Comune debba comunque versare l’equivalente a Quadrilatero spa per trenta anni;
in sostanza “la cattura di valore” si trasforma in una “cattura di entrate preziose dei Comuni” in quanto non un solo euro viene versato dalle imprese private costringendo, sempre restando al comune di Falconara Marittima, a ridurre i servizi, aumentare le tariffe, pena il dissesto finanziario;
la Quadrilatero spa inoltre, nel realizzare l’Asse Viario Marche Umbria Maxi lotto 2 lotto 1.1 B-sub lotto 1.1-SS76 tratto Albacina-Serra San Quirico (AN), ha progettato una serie di opere stradali che interessano, intersecano e invadono pesantemente, la zona dell’acquedotto del Consorzio Gorgovivo, un acquedotto che serve gran parte della popolazione dei comuni della Provincia di Ancona e tra questi i Comuni di Ancona, Falconara Marittima, Jesi, Senigallia, Castelfidardo;
la società Quadrilatero spa ancora oggi non risulta avere attuato quanto prescritto dalla delibera CIPE 13/04, la quale prevede che, in fase di redazione del progetto esecutivo, venga effettuato un accurato studio idrogeologico e venga elaborato il conseguente programma di monitoraggio, il quale ovviamente, deve essere successivo e conseguente allo studio preliminare;
le raccomandazioni espresse nella citata delibera: “dare corso al censimento e al monitoraggio delle sorgenti senza attendere l’esito della gara”, riguardano la necessità di acquisire dati protratti nel tempo e non la definizione – come fatto dalla Quadrilatero spa - di un piano di monitoraggio ambientale antecedente gli studi idrogeologici prescritti;
il Consorzio Gorgovivo avrebbe più volte segnalato alla Quadrilatero spa e alla Regione Marche valutazioni critiche e preoccupate sui procedimenti adottati dalla Società stessa senza alcun riscontro.
A quanto risulta agli interpellanti, né la Provincia di Ancona né il Comune di Serra San Quirico, sede della sorgente Gorgovivo, né il Comune di Genga, sede delle sorgenti di Falcioni e Valtreara , né il Comune di Fabriano, sede della sorgente di Valgiubola, hanno ricevuto comunicazioni in tal senso;
eppure le valutazioni espresse dal consorzio Gorgovivo sono dettagliate, come ad esempio:
1) “la supposizione che il livello di falda sia pressoché orizzontale, e non vada quindi ad interessare la galleria in progetto, è tutto da verificare e trova, anzi, una risposta non positiva nei primi rilievi piezometrici fatti nel nuovo piezometro realizzato dalla Quadrilatero spa, a tubo aperto, nel quale risulta un livello statico a - 104,75 metri dal piano di campagna, pertanto con quote a + 236 metri sul livello del mare che interferirebbero con l’asse in progetto;
2) sulla sorgente di Gorgovivo è stata ribadita la necessità “visto che nel documento della Quadrilatero spa non si fa alcune menzione alle problematiche sollevate dal Consorzio Gorgovivo”, di realizzare perforazioni esplorative in avanzamento, con piezometri interni che permettono il monitoraggio dell’opera a tempi lunghi, e nel tratto in viadotto, piezometri atti a valutare i criteri di intervento costruttivo, che escludano l’interferenza delle opere fondali con l’acquifero di Gorgovivo . “Tali operazioni si ribadisce essere essenziali alla tutela dell’acquifero”;
Il Consorzio Gorgovivo non possiede né il SIA né i dati di natura geologica e idrogeologica derivanti dalle indagini della Quadrilatero spa. La mancanza di tali dati rende difficoltosa la verifica del piano di monitoraggio prodotto dalla spa;
“La progettazione delle opere fondali dovrà, pertanto, tenere in debito conto tale situazione, di estrema vulnerabilità per l’acquifero”;
sulle sorgenti minori il Consorzio Gorgovivo afferma che “nei casi specifici delle sorgenti Valtreara e Falcioni il rischio di produrre gravi interferenze con l’acquifero di alimentazione delle stesse è elevato. L’ipotesi progettuale fornita dalla Quadrilatero spa, per la sorgente di Valtreara, appare assai problematica per la sopravvivenza della stessa”.
Si ricorda a tal proposito che l’acquedotto della frazione di Valtreara è alimentato esclusivamente da tale sorgente.
Considerato che fino ad ora la Quadrilatero spa non ha dato alcuna risposta e che l’acquedotto di Gorgovivo distribuisce mediamente 33 milioni di metri cubi di acqua potabile l’anno a centinaia di migliaia di cittadini, imprese commerciali, artigianali, agricole e industriali delle Marche;
per sapere:
se e quali misure intenda attuare per giungere al superamento della sovrastruttura Quadrilatero spa;
se e come intenda modificare il meccanismo della “cattura di valore” che si sta rivelando “cattura delle risorse dei Comuni”, come il caso di Falconara Marittima, depredato di risorse essenziali per la sopravvivenza dei servizi ai cittadini e del bilancio comunale;
se e come intenda intervenire sulla Quadrilatero spa per scongiurare i rischi che possono derivare all’acquedotto Gorgovivo, il quale garantisce l’acqua potabile a centinaia di migliaia di cittadini della Provincia di Ancona, bene che non può essere sacrificato alla “cattura di valore” di una Società benché a totale partecipazione pubblica.
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