Le valutazioni sulla consistenza numerica dei componenti il Movimento Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo, fanno perdere di vista eventuali riflessioni sul merito dei contenuti delle proposte politiche avanzate nelle tesi sostenute dai compagni Mussi, Spini, Salvi ed Angius.
Di fatto anche a Jesi ci stiamo adoperando al fine di mantenere viva la sinistra, quella fatta di partecipazione e democrazia, quella veramente capace di risollevare energie per riformare la politica e ricreare i consensi all’interno del centro sinistra locale.
Mi spiego. I DS, ex Correntone e area Socialista, potrebbero dare luogo al movimento di Sinistra Democratica, ed essere da subito maggioritario all’interno del centro sinistra Jesino.
Lo scioglimento puro e semplice del Correntone, ha costituito una condizione anomala che a Jesi, per il momento, non ha fatto comprendere la proposta politica avanzata dal “Movimento SD” di riequilibrare la sinistra italiana, per minimizzare gli effetti che deriveranno del prossimo dissolvimento dei DS (non siamo noi i scissionisti), il maggiore partito che rappresenta il Socialismo Europeo in Italia.
Ora, abbiamo un obiettivo arduo da raggiungere, mettere in atto le idee di coloro che credono nell’affermazione dell’unità a sinistra e che ora s’interrogano sul “dove stiamo andando”, viste le proposte centriste e centraliste del futuro PD.
Insomma, noi siamo nati per salvaguardare le idee di tutti quelli che credono in una politica di sinistra, socialista e democratica al servizio dei bisogni individuali e collettivi delle persone.
Solo se si ha voglia di cambiare, si è in grado di lanciare progetti locali di grande efficacia. Solo se si sanno ascoltare i cittadini, si è in grado di coltivare progetti utili destinati a lasciare il segno, mentre spesso la “favola” dei programmi elettorali non li considera per niente.
La creazione delle idee e le persone che le vorranno esprimere, saranno i principali motori della pratica del governo locale.
Invece, l’attuale sistema appare governato è basato sulla verticalizzazione, personalizzazione e decisionismo del singolo.
Le sottolineature fatte, dal movimento SD di Jesi, in un recente articolo apparso sul “Il Messaggero” hanno evidenziato uno dei motivi, che hanno portato alla spaccatura ed alla nascita nelle ultime elezioni amministrative, della lista alternativa del Centro Sinistra “Jesi è Jesi”.
Tale divisione interna ha procurato un forte disagio personale soprattutto all’elettorato dei DS.
Caro compagno Belcecchi, dovevi tener conto, perché da Te conosciuti, durante la costruzione dell’attuale esecutivo, dei motivi politici che avevano concorso a tale spaccatura.
Coordinatore SD Jesi.
Silvano Gattini
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