lunedì 24 dicembre 2007

SINISTRA. SD IN ALLARME: PRC SI MUOVE DA SOLA, UNITA' A RISCHIO?

4 ORE DI RIUNIONE- Mussi: VERTICE PRIMA DI VERIFICA GENNAIO

(DIRE) Roma, 20 dic. - 'Allarme rosso' nella Sinistra-Arcobaleno.

A pochi giorni dall'assemblea dell'8-9 dicembre, il processo unitario tra Verdi-Pdci-Sinistra democratica e Rifondazione comunista rischia una prima battuta d'arresto sulla verifica di governo chiesta dopo il voto sul Welfare alla Camera. A suonare l'allerta e' il partito di Fabio Mussi.

SD infatti e' preoccupata dall'autonoma iniziativa di Rifondazione che per la verifica di gennaio ha gia' preparato le sue proposte rese note con un editoriale sul quotidiano Liberazione. Da Sinistra democratica arriva invece l'appello a sedersi "compatti nelle proposte" al tavolo. E per questo chiedera' a Verdi-Pdci e Rifondazione un incontro prima della verifica per evitare che all'appuntamento si arrivi in ordine sparso. Di questo Mussi e i suoi hanno parlato in un direttivo convocato oggi pomeriggio a Palazzo Madama per fare il punto sul processo unitario dopo l'evento dei primi di dicembre. Una riunione 'fiume' durata oltre quattro ore a cui hanno partecipato i gruppi di Camera e Senato assieme ai coordinatori regionali di SD.

A Rifondazione comunista, spiega Mussi al termine dell'incontro, "diremo che se si vuole costruire, bisogna buttarsi avanti tutti insieme, chiederemo una riunione prima della verifica di governo per stabilire le procedure e le cose da dire tutti assieme".
Il timore di SD, spiega il sottosegretario all'Economia, Alfiero Grandi, e' che "se ognuno avanza le sue proposte singolarmente si perde credibilita' sulla prospettiva unitaria davanti agli elettori.

La Sinistra deve andare unita a quella verifica con una proposta unica - aggiunge l'esponente SD - Rifondazione invece ha gia' deciso le sue proposte, se lo stesso facessero il Pdci o i Verdi io sarei molto preoccupato".

Grandi spiega: "In certi casi, mi sembra che i compagni di Rifondazione abbiano dei riflussi difensivi. E' legittimo che abbiamo le loro convinzioni, ma se all'atto pratico ognuno va per conto suo rischiamo che il nostro progetto si riduca a un mero cartello elettorale".

Il sottosegretario continua: "L'8 e il 9 dicembre abbiamo accesso delle speranze nel nostro popolo, che rischiano di spegnersi se diventiamo contraddittori nei messaggi che lanciamo". E per essere piu' efficace aggiunge: "Abbiamo accesso una cambiale con gli elettori, ora non e' che possiamo lasciarla andare in protesto politico".

Anche dalle parole del capogruppo al Senato, Cesare Salvi, emerge il timore che si crei una 'spaccatura' nel nuovo soggetto al primo vero banco di prova sull'unita' di intenti : "Noi avvertiamo l'esigenza che il passaggio di gennaio venga affrontato unitariamente -dice Salvi- Sinistra Democratica anche per questo spinge per accelerare il processo unitario, mentre vediamo con una certa preoccupazione un rallentamento...".

(Mar/ Dire) 19:37 20-12-07

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