domenica 30 settembre 2007

LA SINISTRA UNITA INCONTRA LA CITTADINANZA DELLA FRAZIONE GRANCETTA

La sinistra unita incontra la cittadinanza

Problemi e proposte per la frazione Grancetta di Chiaravalle

Venerdì 5 ottobre ore 21
Presso l’ ex Scuola materna di Grancetta

I partiti e movimenti della sinistra incontrano la cittadinanza per scegliere e progettare insieme la Grancetta del futuro.

Parteciperanno e si confronteranno con la cittadinanza i consiglieri comunali e i rappresentanti dei partiti e dei movimenti della sinistra per discutere insieme le problematiche della frazione Grancetta.

La cittadinanza è invitata a partecipare!

giovedì 27 settembre 2007

LA POLITICA ECOLOGICA DI SD

Cambiamo il Clima nella Sinistra

Venerdì 5 ottobre ore 17.30 sala ANPI di Ancona

Incontro con:

ON. Fulvia Bandoli ( parlamentare SD)

Massimo Binci (consigliere regionale SD)

Coordina: Mobili Emanuele

LA CITTADINANZA E' INVITATA

mercoledì 26 settembre 2007

INTERPELLANZA URGENTE "QUADRILATERO" Primo firmatario Claudio Maderloni

Interpellanza urgente in aula
Claudio Maderloni
Titti Di Salvo
Luciano Pettinari
Angelo Lomaglio
Al Ministro delle Infrastrutture

Premesso che:

la Quadrilatero spa, Società a totale capitale pubblico detenuta a maggioranza da ANAS spa, è una costosa sovrastruttura come più volte segnalato dai deputati del centrosinistra, tanto da chiederne lo scioglimento durante la scorsa legislatura ;

le modifiche dell’assetto societario, con l’uscita di Sviluppo Italia dalla compagine azionaria, non hanno mutato la natura sociale, permanendo il costo degli interventi a totale carico dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali. Le Regioni Marche e Umbria, uniche in Italia, devono pagare un contributo a carico dei cittadini, per la realizzazione di strade statali;

il meccanismo della cosiddetta “cattura di valore” sulle aree PAV, e sulle aree di implementazione viciniori agli assi stradali, altro non è che l’esproprio dei diritti costituzionali degli Enti locali sulla gestione del territorio, gli espropri, e la riscossione dell’ICI e degli oneri di costruzione e di urbanizzazione che devono essere “devoluti” alla Quadrilatero spa”;

emblematico è il caso del Comune di Falconara Marittima, Provincia di Ancona, che versando in gravi situazioni di sbilancio, si vede privato, per trenta anni, del 70% dei cespiti derivanti dalla realizzazione di strutture produttive, direzionali e fieristiche nel territorio da parte della Quadrilatero spa;

grazie alla mobilitazione del movimento Sinistra Democratica PSE , dei Verdi, di Associazioni dei cittadini e di Comitati, Quadrilatero spa ha deciso di lasciare il 30% dei predetti oneri ai Comuni interessati obbligando gli stessi a versare il 70% alla Quadrilatero spa per pagare le spese della sovrastruttura - si ripete- a totale capitale pubblico;
il Comune di Falconara Marittima in crisi di bilancio avrebbe bisogno di aiuto, invece ha dovuto subire un accordo capestro, imposto dalle Regione Marche e da Quadrilatero spa, il quale prevede che qualora il Governo Prodi e il Parlamento aboliscano, o riducano o trasformino l’ICI, il Comune debba comunque versare l’equivalente a Quadrilatero spa per trenta anni;

in sostanza “la cattura di valore” si trasforma in una “cattura di entrate preziose dei Comuni” in quanto non un solo euro viene versato dalle imprese private costringendo, sempre restando al comune di Falconara Marittima, a ridurre i servizi, aumentare le tariffe, pena il dissesto finanziario;

la Quadrilatero spa inoltre, nel realizzare l’Asse Viario Marche Umbria Maxi lotto 2 lotto 1.1 B-sub lotto 1.1-SS76 tratto Albacina-Serra San Quirico (AN), ha progettato una serie di opere stradali che interessano, intersecano e invadono pesantemente, la zona dell’acquedotto del Consorzio Gorgovivo, un acquedotto che serve gran parte della popolazione dei comuni della Provincia di Ancona e tra questi i Comuni di Ancona, Falconara Marittima, Jesi, Senigallia, Castelfidardo;

la società Quadrilatero spa ancora oggi non risulta avere attuato quanto prescritto dalla delibera CIPE 13/04, la quale prevede che, in fase di redazione del progetto esecutivo, venga effettuato un accurato studio idrogeologico e venga elaborato il conseguente programma di monitoraggio, il quale ovviamente, deve essere successivo e conseguente allo studio preliminare;

le raccomandazioni espresse nella citata delibera: “dare corso al censimento e al monitoraggio delle sorgenti senza attendere l’esito della gara”, riguardano la necessità di acquisire dati protratti nel tempo e non la definizione – come fatto dalla Quadrilatero spa - di un piano di monitoraggio ambientale antecedente gli studi idrogeologici prescritti;

il Consorzio Gorgovivo avrebbe più volte segnalato alla Quadrilatero spa e alla Regione Marche valutazioni critiche e preoccupate sui procedimenti adottati dalla Società stessa senza alcun riscontro.
A quanto risulta agli interpellanti, né la Provincia di Ancona né il Comune di Serra San Quirico, sede della sorgente Gorgovivo, né il Comune di Genga, sede delle sorgenti di Falcioni e Valtreara , né il Comune di Fabriano, sede della sorgente di Valgiubola, hanno ricevuto comunicazioni in tal senso;

eppure le valutazioni espresse dal consorzio Gorgovivo sono dettagliate, come ad esempio:
1) “la supposizione che il livello di falda sia pressoché orizzontale, e non vada quindi ad interessare la galleria in progetto, è tutto da verificare e trova, anzi, una risposta non positiva nei primi rilievi piezometrici fatti nel nuovo piezometro realizzato dalla Quadrilatero spa, a tubo aperto, nel quale risulta un livello statico a - 104,75 metri dal piano di campagna, pertanto con quote a + 236 metri sul livello del mare che interferirebbero con l’asse in progetto;

2) sulla sorgente di Gorgovivo è stata ribadita la necessità “visto che nel documento della Quadrilatero spa non si fa alcune menzione alle problematiche sollevate dal Consorzio Gorgovivo”, di realizzare perforazioni esplorative in avanzamento, con piezometri interni che permettono il monitoraggio dell’opera a tempi lunghi, e nel tratto in viadotto, piezometri atti a valutare i criteri di intervento costruttivo, che escludano l’interferenza delle opere fondali con l’acquifero di Gorgovivo . “Tali operazioni si ribadisce essere essenziali alla tutela dell’acquifero”;


Il Consorzio Gorgovivo non possiede né il SIA né i dati di natura geologica e idrogeologica derivanti dalle indagini della Quadrilatero spa. La mancanza di tali dati rende difficoltosa la verifica del piano di monitoraggio prodotto dalla spa;

“La progettazione delle opere fondali dovrà, pertanto, tenere in debito conto tale situazione, di estrema vulnerabilità per l’acquifero”;

sulle sorgenti minori il Consorzio Gorgovivo afferma che “nei casi specifici delle sorgenti Valtreara e Falcioni il rischio di produrre gravi interferenze con l’acquifero di alimentazione delle stesse è elevato. L’ipotesi progettuale fornita dalla Quadrilatero spa, per la sorgente di Valtreara, appare assai problematica per la sopravvivenza della stessa”.
Si ricorda a tal proposito che l’acquedotto della frazione di Valtreara è alimentato esclusivamente da tale sorgente.

Considerato che fino ad ora la Quadrilatero spa non ha dato alcuna risposta e che l’acquedotto di Gorgovivo distribuisce mediamente 33 milioni di metri cubi di acqua potabile l’anno a centinaia di migliaia di cittadini, imprese commerciali, artigianali, agricole e industriali delle Marche;


per sapere:

se e quali misure intenda attuare per giungere al superamento della sovrastruttura Quadrilatero spa;

se e come intenda modificare il meccanismo della “cattura di valore” che si sta rivelando “cattura delle risorse dei Comuni”, come il caso di Falconara Marittima, depredato di risorse essenziali per la sopravvivenza dei servizi ai cittadini e del bilancio comunale;

se e come intenda intervenire sulla Quadrilatero spa per scongiurare i rischi che possono derivare all’acquedotto Gorgovivo, il quale garantisce l’acqua potabile a centinaia di migliaia di cittadini della Provincia di Ancona, bene che non può essere sacrificato alla “cattura di valore” di una Società benché a totale partecipazione pubblica.

sabato 22 settembre 2007

A SERRA SAN QUIRICO SI PARLA DI POLITICHE SOCIALI E PER LA FAMIGLIA NELLA FINANZIARIA 2008


Cambiare l’Italia Unire la Sinistra

Giovedì 27 settembre 2007 ore 18,15

Sala Consiliare Palazzo Piccioni – Piazza della Libertà




Incontro con
On. Maria Chiara Acciarini
Sottosegretario al Ministero della Famiglia
Marco Amagliani
Assessore Regionale ai Servizi Sociali

Coordinano
Marina Radicioni Capogruppo Consiliare SD Serra San Quirico
Graziella Argalia Assessore Politiche Educative Comunità Montana

Interverranno
Gianni Fiorentini Sindaco di Serra San Quirico
Luca Barbadoro Capogruppo SD Consiglio Provinciale Ancona
Carlo Zampetti Assessore Comune di Serra San Quirico

martedì 4 settembre 2007

ANCONA: INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DI SINISTRA DEMOCRATICA



Finalmente ad Ancona la nuova sede di Sinistra Democratica. Diventerà un punto di riferimento per la politica di tutta la Regione.
Infatti i locali saranno la sede del circolo Comunale, e dei coordinamenti Provinciale e Regionale.
Siamo felici di incontrare i compagni e sostenitori all'inaugurazione sabato 8 settembre alle ore 18 in Via Giovanni Bovio (zona Vallemiano) di Ancona.

lunedì 3 settembre 2007

A CHIARAVALLE TITTI DI SALVO PER L'UNITA' DELLA SINISTRA

Venerdì 14 settembre 2007 alla ex sala Craal di Piazza Garibaldi a Chiaravalle alle ore 17.30, incontro con l'On Titti di Salvo Capogruppo Camera dei Deputati di Sinistra Democratica, con Claudio Maderloni Parlamentare SD e Paolo Cecchetti Coordinatore SD Chiaravalle. Interviste di Paolo Catalani, Gianluca Fenucci, Alessandra Pascucci

PENSARE LA SINISTRA: IL LAVORO E NON SOLO

Venerdi 14 settembre 2007 ore 21.00 presso la sale A.N.P.I. di Via Palestro Ancona, incontro con L'On. Titti Di Salvo Capogruppo SD Camera dei Deputati, Gabriele Paolucci Segreteria regionale CGIL Marche, Prof. Enzo Pesciarelli Università Politecnica delle Marche. Saranno intervistati dalla giornalista RAI Francesca Alfonsi

SINISTRA DEMOCRATICA SI PRESENTA E INCONTRA I CITTADINI DI CUPRAMONTANA

Martedì 4 settembre, alle ore 21.15, presso la Sala parrocchiale in Via Nazario Sauro, a Cupramontana, il Movimento politico “Sinistra Democratica – per il Socialismo europeo” si presenta e incontra i Cittadini in una assemblea pubblica.

Il consigliere comunale Mauro Cellottini, storica figura della Sinistra cuprense, che di recente ha costituito il Gruppo consiliare di SD al Comune di Cupramontana, coglierà l’occasione per illustrare ai Cittadini le ragioni che lo hanno portato a questa scelta.
Insieme a lui, saranno presenti l’on. Claudio Maderloni, il Sindaco di Serra S. Quirico, Gianni Fiorentini, Luciana Angelucci, coordinatrice di SD per la Zona montana e Riccardo Maderloni, coordinatore provinciale.

“Dopo la costituzione del Gruppo consiliare di SD al Comune di Serra S. Quirico, si annunciano a breve iniziative analoghe in altri Comuni della Vallesina e procedono iniziative e intese unitarie ad Arcevia e Sassoferrato tra SD, PdCI, PRC, Verdi e SDI.

L’incontro di Cupramontana – in particolare - vuole essere una occasione di confronto con la complessa realtà politica e istituzionale locale, proponendo e verificando la disponibilità di altri soggetti associativi a costruire insieme forme più avanzate di unità a sinistra necessarie per ridurre il numero dei partiti che vogliono rappresentarla e offrire una alternativa a coloro che – non volendo rinunciare alle proprie idealità di Sinistra - non hanno condiviso la decisione di sciogliere i DS per dare vita al Partito Democratico.

Il Movimento politico “Sinistra Democratica” nasce infatti non per dare vita all’ennesimo partito ma per promuovere e sostenere la nascita di un nuovo Partito unitario della Sinistra.

In questo senso, l’assemblea pubblica è rivolta anche a quei Cittadini che in questi ultimi anni hanno rinunciato o si sono allontanati dall’impegno politico a causa delle divisioni e del trasformarsi dei partiti in macchine elettorali e di potere.” (Riccardo Maderloni).

sabato 1 settembre 2007

MEDIERÒ PERCHÈ L'INIZIATIVA DEL 20 OTTOBRE DIVENTI UNA ASSEMBLEA

Intervista rilasciata da Fabio Mussi al Corriere della sera il 31 agosto 2007

ROMA — Fabio Mussi prende l'iniziativa e, nell'attuale contesto, fa una proposta coraggiosa: trasformare la manifestazione di piazza del 20 ottobre contro la precarietà, promossa dalla sinistra radicale, in una grande assemblea al chiuso.

«La prossima settimana — annuncia il ministro dell'Università e fondatore di Sinistra democratica — chiederò un incontro con i promotori della manifestazione e con i direttori dei quotidiani il manifesto e Liberazione (che hanno pubblicato l'appello per il 20 ottobre, ndr.)».

Per dire loro cosa? «Che è giusto battersi perché il governo faccia di più e meglio. Ma che sarebbe catastrofica un'azione politica contro il governo. Sarebbe autolesionista per la sinistra».

E quindi? «Proporrò di fare al posto della manifestazione una grande iniziativa di massa. Una grande assemblea in cui non si dia solo sfogo ai giusti malumori, ma si costruisca una piattaforma sul lavoro affinché la sinistra abbia il giusto peso nella coalizione».

È vero che ne ha già parlato con il presidente della Camera, Fausto Bertinotti. «Ho avuto con lui un breve scambio di opinioni, manifestandogli le mie perplessità sulla manifestazione del 20 ottobre».
E lui? «Non mi è sembrato insensibile».

Questa iniziativa potrebbe creare altri contrasti dentro la sinistra radicale mentre Sinistra democratica, dopo pochi mesi, già sembra sul punto di frantumarsi. «Sinistra democratica non è un partito, ma un movimento nato il 5 maggio, dopo che, con lo scioglimento dei Ds e il progetto di Partito democratico, si è lasciata sguarnita la parola "sinistra". È un po' presto per dire che è fallito il nostro progetto».

Quindi via al nuovo partito? «Per un partito è presto. Ma penso a una sinistra plurale unita da un patto federativo entro le elezioni amministrative del 2008».

Quali forze? «Tutte quelle che vorranno partecipare».
Come fa a mettere insieme Sdi e Rifondazione che sono molto spesso in disaccordo? «C'è un tavolo di base costituito dai 4 ministri (oltre a Mussi, Ferrero per Rifondazione, Pecoraro Scanio per i Verdi e Bianchi per Pdci il ndr.) che hanno scritto la lettera a Prodi sul welfare. Su questo non poteva esserci l'accordo con la Bonino, ma su altro, come la laicità dello Stato, si può trovare».

Con la candidatura di Veltroni alla guida del Pd una parte dei Ds che aveva aderito a Sinistra democratica ci sta ripensando. «Qualcuno ci sarà pure, ma non mi risulta. Naturalmente la candidatura di Veltroni ha salvato il progetto del Pd da un puro naufragio, ma la premessa di stabilizzazione del quadro politico su cui nasce il Pd non sarà rispettata».

Perché? «Mi chiedo, per esempio: il programma a puntate che sta pubblicando Veltroni sui giornali vale per questa legislatura o per la prossima? Se continua così è chiaro che si porrà il problema dell'attualità del programma di governo, che c'è già. Oppure: quando sento parlare di maggioranze di "nuovo conio" (Rutelli, ndr.), vedo la voglia di sbarcare la sinistra dalla coalizione. Ma noi contiamo il 10-15% e non siamo sostituibili con l'Udc».

Domani, a sorpresa, Veltroni verrà alla festa del suo movimento, a Orvieto. Come lo avete deciso? «Walter mi ha telefonato e mi ha detto: "Sabato sono in Umbria e ho un buco di un'ora. Che dici se vengo a farvi un saluto?". "Che sei il benvenuto". Io voglio continuare a governare in alleanza con il Partito democratico. Il nemico è il centrodestra».

Ma ora si parla di un asse tra Veltroni e il presidente della Confindustria Montezemolo. Entrambi sono per lo scambio meno incentivi alle imprese, ma meno tasse. «Anche io penso che si possa fare, se a costo zero. Quanto all'asse mi auguro che non ci sia e che Veltroni voglia mantenere autonomia dal potere di condizionamento di Confindustria. Non mi è piaciuta la lettera di Montezemolo al Corriere, con quella frase sullo "Stato predatore" ».

Il vicepremier Massimo D'Alema ha detto che se cade Prodi non è detto che si debba andare alle elezioni anticipate. «Osservo che qualche mese fa aveva detto il contrario. Fa parte della fluttuazione delle opinioni. Io resto dell'idea che in un caso del genere, assolutamente non auspicabile, si debba andare al voto».

E il vostro candidato a Palazzo Chigi sarebbe Veltroni? «Sì, il candidato del centrosinistra, ma andremmo alle urne con le nostre liste».