Cari amici e compagni, dal recente summit dei quattro dell’Ave Maria, nonostante le opinioni di Mussi e Giordano a favore di una costituente del partito della sinistra, sono usciti con la solita deludente e frusta proposta della federazione,poi trasformatasi in confederazione, ignorando con insopportabile strafottenza la fortissima domanda fondativa che viene dal basso e convocandosi la loro assemblea nazionale ( che non è, si badi bene, la stessa cosa degli “stati generali” cui inizialmente si faceva riferimento) nella quale determineranno le loro regole, per l’8 ed il 9 dicembre prossimi. Non è chiaro nemmeno a chi questa assemblea sia aperta e se la società civile ed il mondo associativo siano accreditati o meno e, se si, quale spazio venga loro attribuito. Dal documento stesso emergono la solita auto-referenzialità, la solita arrogante indisponibilità all’ascolto, la spaccatura profonda che si può coprire per fini elettorali, ma non superare fino a quando il metodo sarà quello della valorizzazione delle differenze invece delle somiglianze. Non si trova accordo nemmeno sul simbolo (con falce e martello o senza, con arcobaleno o senza, con supercazzola o meno).Sta nascendo una cosa rotta più che una rossa ed è così rotta che qualcuno a caso,Diliberto, minaccia di non farla nemmeno nascere. E’ doveroso puntualizzare che, anche se il risultato non cambia, vi sono oggettive differenze di approccio. Mussi è convinto assertore della costituente e da qualche settimana, dopo le primarie del PD, lo è anche Giordano. Pecoraro è uno spettatore passivo in attesa di sviluppi, ma, vista la sua costituzione trasversale,non esclude nemmeno il passaggio al PD. Diliberto, Turigliatto, Rossi, Grassi e l’Ernesto sono il vero collo di bottiglia del progetto, gli irriducibili sostenitori dell’identità, che ricordano molto quel vecchietto che correva dietro alle ragazze, ma non ricordava più il perché. Tutti comunque temono di perdere pezzi facendo scelte coraggiose e non hanno capito che ogni grande innovazione politica lascia sul campo qualche cadavere, ma dietro a qualche pezzetto di apparato perduto c’è il premio di milioni di persone che vogliono sostenere una politica nuova, costruttiva, etica, rappresentativa e valoriale. Dobbiamo incoraggiare questo percorso dimostrando quanti siamo a volerlo e pertanto…
Propongo una manifestazione davanti e dentro la sede dell’assemblea della sinistra l’8 dicembre 2007 PER la costituente del PARTITO DELLA SINISTRA. Sottolineo il “per” perchè ritengo che sia un errore manifestare “contro” in un contesto in cui è fondamentale tenere insieme le forze e le diverse sensibilità, perdonando atavici vizi, ma affermando con decisione il diffusissimo sentire comune che è indiscutibilmente orientato verso la nuova casa di tutta la sinistra. Si faccia una consultazione popolare sulla questione e si vedrà con chiarezza che, in assenza di trucchi, il consenso sarà plebiscitario.
1 commento:
Cari amici e compagni, dal recente summit dei quattro dell’Ave Maria, nonostante le opinioni di Mussi e Giordano a favore di una costituente del partito della sinistra, sono usciti con la solita deludente e frusta proposta della federazione,poi trasformatasi in confederazione, ignorando con insopportabile strafottenza la fortissima domanda fondativa che viene dal basso e convocandosi la loro assemblea nazionale ( che non è, si badi bene, la stessa cosa degli “stati generali” cui inizialmente si faceva riferimento) nella quale determineranno le loro regole, per l’8 ed il 9 dicembre prossimi. Non è chiaro nemmeno a chi questa assemblea sia aperta e se la società civile ed il mondo associativo siano accreditati o meno e, se si, quale spazio venga loro attribuito. Dal documento stesso emergono la solita auto-referenzialità, la solita arrogante indisponibilità all’ascolto, la spaccatura profonda che si può coprire per fini elettorali, ma non superare fino a quando il metodo sarà quello della valorizzazione delle differenze invece delle somiglianze. Non si trova accordo nemmeno sul simbolo (con falce e martello o senza, con arcobaleno o senza, con supercazzola o meno).Sta nascendo una cosa rotta più che una rossa ed è così rotta che qualcuno a caso,Diliberto, minaccia di non farla nemmeno nascere. E’ doveroso puntualizzare che, anche se il risultato non cambia, vi sono oggettive differenze di approccio. Mussi è convinto assertore della costituente e da qualche settimana, dopo le primarie del PD, lo è anche Giordano. Pecoraro è uno spettatore passivo in attesa di sviluppi, ma, vista la sua costituzione trasversale,non esclude nemmeno il passaggio al PD. Diliberto, Turigliatto, Rossi, Grassi e l’Ernesto sono il vero collo di bottiglia del progetto, gli irriducibili sostenitori dell’identità, che ricordano molto quel vecchietto che correva dietro alle ragazze, ma non ricordava più il perché. Tutti comunque temono di perdere pezzi facendo scelte coraggiose e non hanno capito che ogni grande innovazione politica lascia sul campo qualche cadavere, ma dietro a qualche pezzetto di apparato perduto c’è il premio di milioni di persone che vogliono sostenere una politica nuova, costruttiva, etica, rappresentativa e valoriale. Dobbiamo incoraggiare questo percorso dimostrando quanti siamo a volerlo e pertanto…
Propongo una manifestazione davanti e dentro la sede dell’assemblea della sinistra l’8 dicembre 2007 PER la costituente del PARTITO DELLA SINISTRA. Sottolineo il “per” perchè ritengo che sia un errore manifestare “contro” in un contesto in cui è fondamentale tenere insieme le forze e le diverse sensibilità, perdonando atavici vizi, ma affermando con decisione il diffusissimo sentire comune che è indiscutibilmente orientato verso la nuova casa di tutta la sinistra. Si faccia una consultazione popolare sulla questione e si vedrà con chiarezza che, in assenza di trucchi, il consenso sarà plebiscitario.
Raffaele Barki www.unasinistrauna.com
Posta un commento