venerdì 13 aprile 2007

GRANDI: DOPO FIRENZE PERCORSO ALTERNATIVO AL PD

Solo la maggioranza del gruppo dirigente Ds continua a non voler prendere atto della realta'

(DIRE) Roma, 13 apr

"Continuano inutili bizantinismi sul partito democratico, e mentre Rutelli fa benissimo a chiarire che il Pse non e' l'approdo internazionale per il partito democratico, io credo di essere facile indovino a prevedere che non si lascera' imporre da un referendum una scelta politica di affiliazione internazionale, che la Margherita ha, a chiare lettere, dichiarato di non volere".

Lo afferma il sottosegretario ed esponente della sinistra Ds, Alfiero Grandi, secondo il quale "solo la maggioranza del gruppo dirigente Ds continua a non voler prendere atto della realta', e si appresta a una nuova arrampicata sugli specchi in cerca di soluzioni sempre piu' bizantine, non solo sull'affiliazione internazionale del futuropartito democratico, ma, ora, anche sullo scioglimento del partito". Per Grandi "dovrebbe, invece, essere chiaro a tutti che se si forma un nuovo partito quelli vecchi non ci sono piu', perche', in altre parole, si sciolgono. Tanto piu' che, ormai, vengono indicate date e scadenze sempre piu' ravvicinate.

La parola "scioglimento" dei Ds e' pronunciata con un pudore incomprensibile, e si cercano locuzioni strane e indecifrabili. Se sciogliere i Ds e dare vita al partito democratico e' una scelta, ormai, fatta, come e' fatta, e sara' ratificata dall'imminente congresso nazionale, e' preferibile che si proceda, senza ulteriori e ambigue dichiarazioni, che come unico obiettivo hanno quello di cercare di rassicurare i militanti che tutto cambia senza cambiare nulla".

Ancora "meno comprensibile", prosegue Grandi, "e' capire perche' chi non e' d'accordo con questo processo di autoaffondamento dei Ds come forza di sinistra, e non si rassegna a diventare una mera corrente di sinistra in un generico contenitore democratico, dovrebbe fermarsi.

E' del tutto evidente che la prospettiva del partito democratico, a una parte dei Ds, non interessa e, quindi, si attrezzera' per dare vita a qualcosa di diverso".Lo spazio politico a sinistra, conclude Grandi "c'e', e qualcuno lo deve occupare.

Meglio per tutti che la sinistra Ds, esaurito il percorso congressuale, cominci, senza perdere tempo, il cammino per occupare questo spazio e prima lo fa, meglio e', perche' puo', cosi', contribuire a rimettere in movimento l'attuale articolazione della sinistra nel nostro Paese e a riequilibrare i sempre possibili contraccolpi sull'Unione, come dimostrano anche le attuali tensioni sulla legge elettorale.

Deve essere chiaro a tutti, inoltre, che la sinistra Ds difendera' con le unghie e con i denti la tenuta dell'Unione e del governo Prodi, anche da azioni improvvide di "amici".

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