mercoledì 4 aprile 2007

IL POPOLO USA E GETTA

Fulvia Bandoli, 04 aprile 2007 da aprileonline

Il Punto

Le primarie che indicarono Prodi quale leader del centro sinistra risalgono all'ottobre 2005, da allora nessuno ha più chiamato alla partecipazione attiva quel "popolo", perché la partecipazione alle scelte politiche non va d'accordo con una politica sempre più verticistica e personalistica.

Per la verità alcuni dei cittadini che votarono alle primarie sono stati "contattati" diciamo così.. è infatti accaduto che ad alcuni di loro ( persino ad iscritti ad altri partiti) sia arrivata d'ufficio, a casa, la tessera della Margherita.

Ora vedo che diversi e autorevoli commentatori ed esponenti politici invocano quel "popolo" per dare un pò di lustro e di colore alla costituente del partito democratico.

Quei cittadini potevano essere tenuti in campo e consultati su molte delle scelte che abbiamo fatto, dall'indulto alle scelte contenute in Finanziaria, dalle pensioni alle politiche per combattere il precariato, dal tema dei diritti civili e della laicità a quelli enormi che riguardano la qualità ambientale dello sviluppo.

Rincorrerli ed evocarli ora, solo per dare lustro e colore ad una costituente del partito Democratico che appare assai spenta mi pare un pò strumentale e poco rispettoso.

I cittadini mandano segnali precisi e molteplici: da quando siamo al governo ci hanno tolto consenso, e non poco, sui diriti civili hanno dimostrato sensibilità avanzata sia rispetto alla vicenda Dico sia rispetto alla dolorosa vicenda di Giorgio Welby, partecipano numerosissimi alle associazioni e ai movimenti di volontariato, si organizzano su vertenze ambientali a volte giuste e a volte no (ma è sempre una risorsa importante averli attenti alle trasformazioni del loro territorio).

Insomma c'è una forte spinta alla partecipazione che si situa quasi sempre fuori dai partiti politici tradizionali.

Voglio dire che quel "popolo delle primarie" altro non sono che i tanti cittadini singoli che in questi anni si sono già fatti sentire in molti e vari modi.

Non c'è dunque nessun "popolo delle primarie" da risvegliare, c'è una politica che resta sorda e spesso autoreferenziale e che di tanto in tanto fa appelli populisti per rimediare alla sua carenza di ascolto e di dialogo con il paese.

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