(DIRE) Roma, 15 mar.
Tessere gonfiate anche nei Ds. A denunciarlo e' Gianni Zagato, coordinatore della Sinistra ds. "Ci sono diverse situazioni in cui c'e' stato indubbiamente un rigonfiamento delle tessere", dice infatti Gianni Zagato ad affaritaliani.it.
Zagato spiega inoltre di "condividere le affermazioni di Alberto Nigra, portavoce della mozione Angius" sullo stesso tema."Storicamente, da un anno all'altro, i Ds non hanno grandi incrementi di iscritti- dice Zagato-. Possono o mantenere il dato dell'anno precedente o registrare un lieve incremento dell'1-2%. Non puo' succedere che nell'anno del congresso quella federazione che in passato aveva avuto lo stesso numero di iscritti o addirittura una diminuzione, registri un aumento del 15, 20 o 30%".
Zagato fa anche alcuni esempi: "Vibo Valentia, Caserta, molte federazioni della Sicilia, diverse della Campania. Ma non tutte al Sud. Anche alcune sezioni di Roma. Poi ci sono diverse realta' del Nord, come in Veneto e in Emilia Romagna, anche se li' c'e' una situazione di un partito strutturato". Questa dinamica, spiega Zagato, falsa i rapporti numerici.
"In termini percentuali noi siamo attorno al 14%- spiega- ma dal punto di vista dei numeri assoluti congressuali, stiamo aumentando, mentre in percentuale scendiamo proprio perche' ci sono realta', soprattutto in Emilia e in Toscana, dove c'e' stato un aumento forte dei votanti. Tanto che si organizzano pullmini per portare stimatissime persone di 90 anni a votare".
Insomma Zagato mette l'accento "sull'uso della macchina interna. Nei centri medio-grandi- dice- c'e' una dialettica congressuale e Fassino vince, perche' possiede la struttura. Ma, come a Roma, va sotto il 60% e a L'Aquila noi passiamo dal 21 al 30%, con Angius che ha il 7-8%.
La maggioranza vince, ma ha almeno un terzo del partito che non e' con lei. E cio' dovrebbe indurre il partito e Fassino a trarre delle conseguenze politiche". Diversa la situazione "nelle realta' periferiche, dove su 150 iscritti finisce 148 a zero. Non voglio dire che questi 148 hanno le fette di salame sugli occhi, c'e' la liberta' garantita con il voto segreto. Ma cito il parlamentare Raffaele Aurisicchio di Avellino, che ha parlato del fatto che viene detto 'se non voti per la maggioranza non ci sara' il finanziamento regionale per quel comune o per quell'altro'. E questo vale per molte realta'".
La situazione non sara' taciuta. "C'e' una commissione nazionale di garanzia e una per il congresso, di cui anch'io faccio parte, dove stiamo gia' sollevando questi casi". Dice Zagato, il quale sottolinea che la situazione "assomiglia molto molto a quanto accadde nella Margherita".
Al punto che il coordinatore dell'area Mussi riferisce di veri e propri trucchetti. "Nella federazione di Treviso- dice- gli iscritti vanno al congresso a sentire il dibattito e poi a votare.
Bene, davanti alla sezione ci sono duecompagni con l'elenco degli iscritti e, fermandoli, gli dicono 'sei della mozione Fassino, sottoscrivila...'. E' un elemento che non aiuta una procedura democratica".
Insomma, vengono usati "metodi che non appartengono a una dialettica democratica", anche se Zagato non crede "che la responsabilita' sia direttamente del segretario...". "Spero proprio di no", aggiunge.
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